Roma-Barcellona, Messi non ha dimenticato: “Quella sera un vero disastro…”

Lionel Messi sembra essere determinato a vincere il suo primo Mondiale con l'Argentina.

In un'intervista a TyC Sports, rete televisiva argentina, il numero 10 del Barcellona ha espresso tutta la sua voglia di far bene in Russia: "Fare un buon Mondiale significherebbe essere tra le prime quattro, essere tra i migliori. E noi vogliamo essere lì per la nostra storia. Diventare campioni in Russia è più che un desiderio per tutto ciò che abbiamo vissuto, siamo i primi a volerlo essere in quel paese. Quanto a me, non mi interessa quello che viene detto, se sono il migliore o meno. Non ho mai voluto essere il migliore, il secondo, il terzo o il quarto, io semplicemente voglio vincere per me e i miei compagni e ovviamente adesso voglio vincere qualcosa con l'Argentina".

Una Nazionale di fenomeni, guidati dal condottiero Jorge Sampaoli: "Vive con intensità tutto quello che fa, ci mette l'anima e prima delle partite è un tecnico che ti dà tutte le informazioni di cui hai bisogno per farti lavorare al cento per cento".

Non è ovviamente mancato un commento sul suo "eterno rivale" Cristiano Ronaldo: "Non è lui il mio rivale, io non sono in competizione con lui. Ma vedere il Real Madrid di nuovo in finale in Champions mi dà grandi stimoli, perché io voglio vincere la Champions ogni anno, vincere tutti i titoli e vincere sempre".

A proposito di Real Madrid, Messi ha anche parlato della voce di mercato che vedrebbe Neymar ai blancos: "Sarebbe terribile, per tutto quello che lui ha fatto nel Barcellona. Con noi ha vinto titoli importanti, Champions e Liga, sarebbe un duro colpo per tutti, un colpo molto forte anche perché rinforzerebbe il Real. Ci ho parlato e sa cosa penso".

Infine, "La Pulga" ricorda la vittoria della sua prima Champions League, commentando anche l'edizione di quest'anno, durante la quale il Barça è stato eliminato dalla Roma: "Uscire così contro la Roma è stato un cagadòn, un disastro. Ci siamo rilassati, abbiamo buttato all’aria il vantaggio che avevamo".