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Rosario Compagno: “Critiche ingiuste a Di Mariano, il mio Palermo e il lavoro sui giovani”

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L'ex calciatore del Palermo e palermitano di nascita, Rosario Compagno, ha parlato della stagione dei rosanero di Eugenio Corini, degli obiettivi del City Group, del lavoro importante da fare sui giovani e delle critiche a Di Mariano.
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Intervistato da Mediagol, l'ex calciatore del Palermo e palermitano di nascita, Rosario Compagno, ha parlato della stagione dei rosanero di Eugenio Corini, degli obiettivi del City Group e del lavoro importante da fare sui giovani per permettere loro di ambire a grandi traguardi, soffermandosi anche sulle critiche a suo giudizio eccessive rivolte a Francesco Di Mariano. Ecco l'intervista integrale all'ex difensore di Savoia, Trapani, Palermo e tante altre, con un trascorso anche come allenatore del settore giovanile rosanero e oggi allenatore UEFA A e preparatore atletico professionista e tecnico UEFA B.

SULLA STAGIONE DEL PALERMO

"I cambiamenti hanno stravolto tutto. Come primo anno della nuova società, il Palermo ha centrato i propri obiettivi. Abbiamo sfiorato i playoff ma società e giocatori hanno ottenuto il massimo di quello che si poteva ottenere".

SUL GIOCATORE SIMBOLO DI QUESTA ROSA E SULLE CRITICHE A DI MARIANO

"È stato un campionato importante e naturalmente balzano agli occhi i numeri di Brunori anche se mi dispiace sottolineare che un calciatore come Di Mariano abbia ricevuto troppe critiche ingiuste. A Palermo c'è una sorta di predisposizione a criticare un giocatore che ha fatto bene dappertutto. Abbiamo sentito la sua mancanza quando si è infortunato e non capisco perché ci siano state tutte queste critiche per un giocatore importante e duttile come Di Mariano. Forse dai palermitani ci si aspetta sempre qualcosa in più ed è giusto che sia così, ma ha ricevuto critiche eccessive. Di Mariano però può dare ancora tanto al Palermo".

SULLA STAGIONE 1997/98

"È stata un'annata particolare, abbiamo avuto troppi problemi. Non avevamo strutture dove allenarci, non potevamo nemmeno giocare alla Favorita e la retrocessione è stata immeritata. Io poi quell'anno ho avuto tanti infortuni che mi hanno condizionato, ma quello è un Palermo lontano anni luce dall'attuale del City Group. Io quella stagione l'ho vissuta con sofferenza ma anche in quegli anni i palermitani hanno ricevuto troppe critiche e hanno fatto fatica".

SUL PROSSIMO CAMPIONATO DEL PALERMO

"Da tifoso mi aspetto un campionato di grande livello che possa regalare soddisfazioni ai tifosi. Non conosco i programmi della società ma so che è molto ambiziosa quindi mi aspetto un campionato di vertice che possa regalare tante gioie a questo meraviglioso e caloroso pubblico".

SUI GIOVANI DI OGGI

"Sono legato al mondo giovanile. Per anni ho allenato il settore giovanile del Palermo. Di tanto in tanto cerco di poter aiutare i più giovani, tanto che spesso partecipo o organizzo dei campus estivi per sviluppare quegli aspetti che nel calcio moderno di oggi sono fondamentali, come velocità e tecnica di base. Ad esempio dal 19 giugno al 7 luglio parteciperò a un campus al Gonzaga grazie all'organizzatore e amico Enzo Casula e al direttore sportivo del Gonzaga, Davide Chinnici, per far sì che i giovani dopo i sacrifici che affrontano durante l'anno con la scuola e i compiti, si possano dedicare ogni giorno al calcio migliorando tecnica e intensità che sono fondamentali per potere sfondare nel calcio di oggi che è sempre più fisico".

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