Molti sacrifici per riuscire a realizzare il proprio sogno.
serie b
Puscas: “Mi sento un leone, nel calcio cerco solo obiettivi prestigiosi. Studio Ibrahimovic…”
Le parole del nuovo attaccante rosanero, che ha raccontato gli inizi della sua carriera da calciatore
E' questo quello che ha fatto George Pușcaș, l'ultimo colpo di mercato del Palermo, arrivato in Sicilia con la speranza di risollevare le sorti di un attacco che a più riprese si è dimostrato essere sterile e poco lucido. Una missione molto complessa da portare a termine, ma che non spaventa il calciatore rumeno, che non ha paura di paragonarsi ad un leone per esplicitare la sua voglia di diventare un vero e proprio leader in rosanero. Lui, che nel corso della sua formazione come calciatore ha studiato e appreso i movimenti dei centravanti più forti in circolazione, come Zlatan Ibrahimovic o Karim Benzema.
Intervistato ai microfoni de Il Corriere dello Sport, il classe 1996 ha raccontato la sua evoluzione calcistica, da quando era solo un bambino fino a quando arrivò a vestire la sua prima maglia, quella della Liberty Salonta: "Il primo pallone lo rubai. Dei miei, nessuno ha mai tifato per una squadra, solo io guardavo la tv, impazzivo per Deco e Torres, scrivevo i nomi del giocatori sul muro dove calciavo. Una volta, disegnai su una maglietta il nome di Ronaldinho, poi scoprì che avevo scritto Barcellona con la s. Mi vergognai. Giocavo nel fango, con la polvere, con il sole e sotto la pioggia. Mi portarono in ritiro con la Liberty Salonta, accademia dell'Oradea, segnai una ventina di gol. E così a undici anni via da casa. Mamma non voleva, fu mio padre a convincerla: 'Ti darà soddisfazioni...'. Ho fatto sacrifici, ma aveva ragione. Col tempo dagli idoli sono passato ai campioni da studiare: Ibrahimovic, numero uno, poi Benzema, Lukaku, Kane. Hobby? Playstation, televisione gigantesca, musica hip hop, Chris Brown. Dietro il divano un quadro immenso con la testa di leone, il capo della foresta, come me. Da leader, nel calcio cerco obiettivi prestigiosi".
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