Il Palermo apre le porte al mercato del Regno Unito e monitora con particolare attenzione i talenti che militano nel calcio inglese.
serie b
Palermo, Richardson: “L’attuale dirigenza è forte sul mercato italiano, noi in un’altra dimensione. Diamo opportunità mai avute in passato…”
Il nuovo presidente del Palermo ha parlato dei progetti futuri del club e dell'opportunità di spaziare ed investire sul mercato del Regno Unito...
La nuova dirigenza dei rosanero sembra essere seriamente intenzionata non soltanto a conquistare la promozione in Serie A, ma anche di avviare un progetto a lungo termine volto a potenziare il livello della squadra di anno in anno e riportare il club nel grande palcoscenico del calcio europeo.
Questo quanto dichiarato dal neo presidente del Palermo, Clive Richardson, che, nel corso di un'intervista rilasciata ai microfoni di "inews.co.uk", ha parlato dell'intenzione di investire sui giovani talenti provenienti in particolar modo dal Regno Unito, seguendo dunque il modello abbastanza diffuso in Bundesliga, in modo da espandere i contatti e tessere operazioni di mercato interessanti anche al di fuori dell'Italia.
Di seguito le sue dichiarazioni: "La dirigenza del Palermo è senza dubbio ben connessa con il mercato italiano, ma quello che portiamo noi si trova su un'altra dimensione, ovvero nei mercati inglesi e di tutto il Regno Unito. Per questa ragione noi siamo stati capaci di dare loro alcuni buoni suggerimenti e di fornirgli la possibilità di trattare alcune possibilità che forse Palermo non avrebbe mai avuto in passato. Negli ultimi 18 mesi abbiamo già visionato molti giovani calciatori che militano nel campionato inglese. Quando si trovano in un top club del Regno Unito loro desiderano andare a giocare in altri paesi come Germania, quindi perché non in Italia? Io penso che sarebbe bello per molti giovani giocatori inglesi, piuttosto che rimanere in panchina, andare in un altro paese a conoscere una cultura differente, a giocare in un campionato diverso e a fare nuove piacevoli esperienze".
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