"Opzione Soleri, l’arma letale per il Palermo. Gerarchie cambiate". Questo è il titolo in apertura del Corriere dello Sport che punta i riflettori sul parco attaccanti in seno alla rosa guidata da Eugenio Corini nella corrente stagione agonistica di Serie B. Un reparto che ha visto numerosi cambiamenti da inizio stagione ad oggi. Partito dall'essere Brunori-centrico fino a trovare sempre più spesso una spalla ideale al numero nove rosanero, a secco da cinque gare consecutive. Attaccanti del calibro di Gennaro Tutino, Edoardo Soleri e Luca Vido rappresentano variabili di spessore, traducibili in scelte mai banali da fare di settimana in settimana per il mister di Bagnolo Mella.
APERTURA
Palermo, Corini l’arma in più si chiama Soleri: l’ex Padova non è più una sorpresa
Ha fatto scalpore la decisione di sabato scorso nel preferire l'attaccante scuola Roma al neo acquisto prelevato dal Parma nella sessione invernale di calciomercato. D'altro canto, perfettamente comprensibile, al netto di abnegazione, sacrificio ed incisività mostrate sul campo da Soleri, decisivo contro Reggina e SudTirol, garantendo con i suoi gol un bottino di quattro punti al Palermo, contro due avversarie di spessore nella categoria. Facile dunque comprendere come non sia più una piacevole sorpresa l'inserimento graduale del numero 27 rosanero nello scacchiere tattico di Corini, ma una semplice certezza di cui farne tesoro. Che sia dal 1' o nella ripresa.
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Di fatto, il calciatore riscattato in estate dalla società targata City Football Group è sempre stato abituato ad entrare in scena in corso d'opera. Impattante nel fare reparto da solo o in tandem, così come nel prendere di sorpresa le retroguardie avversarie, il tutto quasi sempre con meno della metà del tempo di gioco a disposizione. 14 i centri in rosanero, 12 da subentrato. La maggior parte firmati in Lega Pro l'anno scorso. Occhio però al percorso, che sta vedendo Edoardo scalare gerarchie, acquisire centralità nel progetto e chissà un giorno prendersi la scena da protagonista assoluta in un torneo che lo vede alla prima esperienza in carriera. Una cosa è certa, Soleri non è più una sorpresa e Corini questo lo sa bene.
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