serie c

Palermo-Catanzaro 1-2: Verna e Martinelli scartano i regali della difesa rosanero, la perla di Floriano non basta. La banda Boscaglia stecca l’esame di maturità

Mediagol8

PRIMO TEMPO -Palermo a caccia del tris dopo i due successi consecutivi contro Bisceglie e Turris. Boscaglia, forte dei riscontri positivi in termini di prestazioni e risultati, conferma l'inversione di tendenza in termini di scelte e gerarchie evidenziata nelle ultime uscite.

Il tecnico rosanero attinge appieno dalla dote di qualità e personalità in seno alla sua rosa. Anche al cospetto della compagine calabrese quindi spazio a due tra i giocatori di maggior esperienza e spessore in organico, Mario Alberto Santana e Roberto Floriano.

Il Palermo si dispone sul terreno di gioco con il 4-3-3: Pelagotti tra i pali, Accardi e Crivello esterni bassi, Somma ed il rientrante Marconi a formare il tandem di centrali difensivi . De Rose in cabina di regia, Luperini e Santana intermedi a completare il reparto in zona nevralgica. Kanoute e Floriano gli aculei del tridente che ha nel bomber Lucca il terminale offensivo di riferimento.

Il match parte con ritmi piuttosto cadenzati e si dipana su binari di sostanziale equilibrio. Il Catanzaro impatta la gara con buona personalità e si dimostra subito formazione solida e manovriera.

Crivello si sovrappone sulla corsia mancina e trova la testa di Lucca che scalda le mani a Di Gennaro. I calabresi rispondono poco dopo con una bella conclusione al volo di Carlini su cui Pelagotti si fa trovare pronto all'intervento. Il Palermo non  riesce a trovare grande profondità né a fornire proficuo sfogo in verticale allo sviluppo della manovra. Le trame della compagine di Boscaglia si snodano principalmente in ampiezza: il piede fatato di Santana trova ancora lo stacco imperioso di Lucca che sfiora di testa l'incrocio alla destra di Di Gennaro. Al minuto ventisette arriva il vantaggio degli ospiti: il Palermo si fa colpevolmente trovare lungo e disarticolato, totale assenza di filtro in mezzo al campo e centrali difensivi fuori posizione, il taglio interno di Garufo trova l'inserimento di Verna al quale basta uno stop a seguire per presentarsi solo davanti a Pelagotti e batterlo con un secco e chirurgico sinistro.

Classe e cifra tecnica fanno sempre la differenza. Verità inoppugnabile ribadita dal destro a giro di Roberto Floriano che toglie ka raganatela dal sette su invito di De Rose e rimette subito in equilibrio le sorti della sfida. Gol d'autore e dallo straordinario peso specifico sul piano psicologico. Sull'abbrivio dell'inerzia motivazionale figlia del pari il Palermo alza il baricentro e prende in mano il pallino del gioco. Il forcing rosanero produce un paio di corner ma non sortisce nitide occasioni da rete per il sorpasso. Il primo tempo termina in parità.

 

SECONDO TEMPO -  Botta e risposta in meno di un minuto in apertura di ripresa: Di Massimo testa i riflessi di Pelagotti su sponda di Riccardi, Lucca sguscia via al diretto marcatore e scaglia un tirocross su cui Floriano arriva con un attimo di ritardo.

Santana calcia forte e secco con il destro e Di Gennaro neutralizza la conclusione con una parata di istinto non banale. L'argentino sfodera una magia sullo stretto e calibra uno splendido cross su cui Lucca non riesce a trovare il tempo giusto per lo stacco.

Boscaglia vara il doppio cambio al minuto sessantatre: Almici e Palazzi rilevgano Crivello e Floriano. L'esterno ex Hellas Verona si adatta sul binario mancino, Accardi resta a presidio del binario opposto. Neanche il tempo di metabolizzare i nuovi equilibri che il tecnico rosanero muta altri due tasselli nel suo mosaico. Santana e Kanoute lasciano il campo a Rauti e Silipo per gli ultimi venti minuti abbondanti di gara. L'inerzia del match si cristallizza, il Palermo prende decisamente in mano il pallino del gioco. Supremazia territoriale netta ma sterile quella degli uomini di Boscaglia che non riescono nella fase centrale della ripresa a creare più grossi grattacapi a Di Gennaro.A dieci minuti dal termine arriva la doccia fredda per i padroni di casa: altra dormita della difesa su palla inattiva, Martinelli stacca indisturbato e batte Pelagotti senza che nessuno tra gli uomini di Boscaglia riesca a leggere il suo scolastico inserimento.   Boscaglia richiama De Rose e getta nella mischia anche Saraniti nell'auspicio di aumentare il peso specifico in the box della sua squadra. Il Catanzaro serra i ranghi, il Palermo spinge con la forza dei nervi ma senza grande lucidità. Saraniti schiaccia di testa su corner ben calciato da Almici ma Di Gennaro risponde da par suo.

Un'altra incornata del numero nove rosanero viene neutralizzata senza troppi patemi dall'estremo difensore giallorosso. Frustrazione e insofferenza emergono palesi in seno alla compagine rosanero: Saraniti rimedia un cartellino rosso e lascia i compagni in dieci uomini nel cuore del recupero. Il triplice fischio del direttore di gara lascia in dote una cospicua dote di amarezza in casa rosanero. Il Palermo di Boscaglia stecca l'ennesimo esame di maturità.