Davide Ballardini conta le ore che mancano al faccia a faccia con il suo presidente.
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Palermo: Ballardini a un passo dall’addio. Tutti i nomi, spuntano Giampaolo e Nicola. Le ultime
La separazione tra il tecnico ravennate e la società di viale del Fante dovrebbe concretizzarsi nelle prossime settimane: tutti i nomi per il dopo-Ballardini.
Entro questa settimana dovrà confrontarsi con Zamparini per sciogliere ogni dubbio: la domanda a cui si cercherà di rispondere è "chi sarà l'allenatore del Palermo nella stagione 2016-17?". Il mister ravennate è legato al club da un contratto che scadrà a giugno del 2017, ma ciò non basta. Ballardini vorrebbe, intanto, che questo rapporto venga adeguato sul piano economico, aspetto non proprio digeribile dal patron friulano che nei prossimi giorni accoglierà Rino Foschi in qualità di direttore sportivo. Ecco, Foschi. Proprio il dirigente romagnolo potrebbe rappresentare la "seconda" motivazione per la realizzazione dell'addio dell'allenatore romagnolo.
Ballardini, dunque, sembra avere le ore contate. E già si prefigura lo scenario dei tecnici in corsa per occupare il posto che si accinge a diventar libero. In pole position ci sarebbe, allo stato attuale, Massimo Oddo del Pescara (occupato questa sera contro il Novara per raggiungere il Trapani in finale Play-Off); in seconda posizione Roberto Stellone, ormai ex del Frosinone, accostato al Chievo, ma anche a Bari e Verona. Subito dietro due profili nuovi, Davide Nicola e Marco Giampaolo. Quest'ultimo - che ha deciso di non proseguire la sua avventura all'Empoli - sarebbe stato accostato alla prestigiosa panchina del Milan, ma sembra parecchio improbabile che possa materializzarsi questo scenario. Ecco perché per il club di viale del Fante potrebbe essere un'idea. Da escludere un eventuale approccio con Rolando Maran, ormai a un passo dall'Atalanta, mentre un colpo a sorpresa sarebbe quello di Stefano Pioli, esonerato da Zamparini nel 2011 senza aver mai giocato gare di campionato, ma solo di Europa League. Il presidente del Palermo ha spesso confessato di essersi pentito di averlo cacciato via senza pensarci troppo.
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