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MEDIAGOL-ESCLUSIVA:LE VERITÀ DI MANTOVANI

MEDIAGOL-ESCLUSIVA:LE VERITÀ DI MANTOVANI

Andrea Mantovani dice addio al Palermo. Era nell’aria da diversi mesi, ma solo poche ore fa è arrivata l’ufficialità da parte del club. Risoluzione consensuale per il.

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Andrea Mantovani dice addio al Palermo. Era nell’aria da diversi mesi, ma solo poche ore fa è arrivata l’ufficialità da parte del club. Risoluzione consensuale per il difensore classe ’84 che, in esclusiva ai microfoni di Mediagol.it, ha raccontato tutta la verità legata alla conclusione del rapporto con la società di viale del Fante.

Intervista realizzata da Leandro Ficarra

MANTOVANI: "GENTE PALERMO MERAVIGLIOSA"

"La città di Palermo mi ha dato tanto, e per città intendo sia la tifoseria che le persone che ho conosciuto qui. Io e la mia famiglia ringraziamo veramente tutti. E’ un capitolo della nostra vita che si chiude, se ne apriranno altri, sicuramente. Si va avanti con positività. Chiaramente ho 30 anni, sono nel pieno della mia carriera e sicuramente si prospetteranno avventure stimolanti e affascinanti nel mio futuro".

"PRONTO A TUTTO. ECCO COM'È ANDATA"

"Io ero aperto a qualsiasi scenario. Ero un giocatore del Palermo a tutti gli effetti e come tale mi sono preparato alla stagione che doveva arrivare. Si era parlato con la società del fatto che potessi cambiare squadra, perché comunque c’era un progetto fatto dalla società che si voleva rispettare. Eravamo concordi sul fatto che io potessi partire, però poi le dinamiche del mercato a volte non si incastrano a dovere, gli interessamenti ci sono stati, ma non si è riusciti a trovare un accordo per un trasferimento. Io mi sono sempre allenato con grande professionalità e grande attaccamento alla maglia, fino all’ultimo giorno. Lo possono testimoniare tutti quelli che mi sono stati vicini, dai compagni al mister. Sicuramente a loro va un grande in bocca al lupo. Ringrazio anche i dottori e i fisioterapisti. Auguro a tutti buona fortuna".

"SVELO COSA PROVO ADESSO"

"Si è tratto sicuramente di un accordo sereno con la società. Abbiamo trovato la soluzione migliore per tutti, pensandola bene come è giusto che fosse. La società ha fatto le sue valutazioni, io le mie e si è arrivati a questa conclusione. Rimane il rispetto tra le parti e la stima, sicuramente. A volte si chiudono delle avventure e si prendono strade diverse. La vita ci insegna questo, però si può rimanere sempre in buoni rapporti e così è stato".

"No scelta Iachini, oggi mi ha chiamato"

"E’ stato un discorso societario che va rispettato, che lo si condivida o meno. Col mister ho un grande rapporto, abbiamo vissuto insieme una bella esperienza a Verona vincendo il campionato col Chievo e ci siamo sempre stimati. Fino ad oggi abbiamo parlato e ci siamo confrontati, è un rapporto che va al di là del calcio e del rapporto tra calciatore e tecnico. Lo stimo sia come allenatore che come uomo. Il Palermo ha scelto molto bene puntando su di lui. Nel calcio contano solo i risultati e ci sono le premesse giuste perché arrivino. Il gruppo di lavoro è importante e questo è un discorso da cui non si può prescindere. Mi auguro arrivino anche i risultati perché la tifoseria se lo merita".

"DECISO CLUB, IACHINI MI STIMA"

"L’allenatore deve mettersi a disposizione della società, deve fare il suo compito in campo e limitarsi a quello. Le decisioni le prende la società. Lui sicuramente è un allenatore che mi stima e sa cosa posso dare. Però queste riflessioni sono condizionate anche da aspetti non tecnici come quelli di bilancio che hanno inciso in questo epilogo".

"MIA STORIA ROSA. IO E ABEL..."

"Sono arrivato a Palermo con tante aspettative e tante speranze di poter far bene. Dovevamo affrontare l'Europa League e sono arrivato con grande entusiasmo. La prima stagione dopo l'addio di Pioli è stata difficile. Sono stato messo da parte inaspettatamente. Poi verso dicembre sono stato ripescato dal mazzo e messo nelle condizioni di poter far bene. Da lì in poi ho giocato sempre, ho fatto due gol, sono diventato un punto di riferimento per la squadra e sono stato anche capitano. Abbiamo finito decentemente come squadra e personalmente sono rimasto molto contento. La seconda stagione è iniziata con Perinetti che mi ha un po' issato a baluardo della difesa da cui non si poteva prescindere. Ha evitato qualunque trattativa nel corso del mercato, voleva che rimanessi per giocare. Il campionato è iniziato, ma dopo sei partite mi sono fermato per un infortunio grave quando mi si è rotto il crociato. L'anno dopo sono andato in prestito al Bologna, anche lì per alleggerire il monte ingaggi della società che era andata purtroppo incontro a una retrocessione. Per me era importante confrontarmi e rimettermi a posto, fare vedere a tutti che ero guarito. Ho giocato 22 partite ed essendo in prestito e reduce da un infortunio è stato comunque un buon bottino. Mi sono ripresentato a Palermo, abbiamo parlato con la società ed è finita come sapete. La gioia più grande è il gol fatto al Barbera contro il Genoa, il mio primo gol in rosanero. E' stata anche una rivincita per i mesi in cui non ho giocato. Il momento più brutto è coinciso con l'infortunio e la retrocessione finale, un grande dispiacere per tutti. In quella stagione io ed Hernandez, due elementi importanti per la squadra, ci siamo rotti il crociato a distanza di poche settimane. Abbiamo fatto la riabilitazione sapendo di non poter aiutare la squadra in quei momenti difficili".

"BAMBA E GONZALEZ? LA A È DURA"

"Devo dire che purtroppo negli ultimi giorni non sono riuscito ad allenarmi con la squadra. Questi giocatori, tra cui Bamba e Gonzalez, sono arrivati anche dopo perché erano impegnati con le loro nazionali, quindi non saprei rispondere. So che Gonzalezsi è messo in luce nell’ultimo Mondiale e se ne parla un gran bene. Il campionato italiano è sempre un banco di prova importante per chi arriva da altre realtà, calarsi nella mentalità italiana che è molto difficile sarà un valore aggiunto per loro".

"IO, PERINETTI E CERAVOLO"

"Con Ceravolo ci conoscevamo di vista per esserci incrociati fin dai tempi delle giovanili, quando io ero al Torino e lui alla Juventus. Ci siamo conosciuti personalmente quest’anno, in una situazione purtroppo un po’ strana. Lui mi ha prospettato quello a cui dovevamo andare incontro e con professionalità ci siamo messi al servizio della società. Io mi sono preparato al meglio fino all’ultimo giorno, cercando di dare il meglio per il Palermo. Però ero anche pronto per eventuali altre soluzioni. Finché ero in maglia rosanero ho sempre dato tutto per questa maglia. Su Perinetti posso dire che lui mi aveva issato a baluardo della difesa da cui non si poteva prescindere. Ha evitato qualunque trattativa nel corso del mercato, voleva che rimanessi per giocare".

"DOVE PALERMO PUÒ ARRIVARE"

"La rosa del Palermo è all’altezza delle squadre che viaggiano nella classifica medio-bassa. Questa deve essere la prima certezza. L’organico è sicuramente all’altezza della Serie A. Punterà sicuramente a garantirsi la permanenza alla Serie A che è la prima cosa. Però quando hai dei giocatori giovani e di prospettiva, un allenatore che li sa far rendere al meglio non bisogna porsi limiti. Quaranta punti sono sempre difficili da ottenere, però credo che la squadra possa puntare a raggiungere i suoi obiettivi".

"MESSAGGIO PER MIEI EX COMPAGNI"

"Faccio un grande in bocca al lupo a tutto il gruppo, mi sono trovato molto bene con loro. I miei più cari amici sono Barreto, Munoz, Rigoni, Sorrentino e anche altri che magari ora dimentico. Ho instaurato un rapporto importante con tante persone del gruppo e dello staff".

"PUNTO SU UN ROSA. SENATORI..."

"L’uomo decisivo del Palermo in questa stagione? Il primo a cui penso è Belotti, che ho avuto modo di conoscere quest’anno in ritiro ed è sicuramente un ragazzo con la testa sulle spalle, cosa molto positiva. E’ un giocatore che ha qualità tecniche e fisiche molto importanti, si potrà imporre in Serie A ad alto livello. Non bisogna mettergli troppa pressione perché è giovane, ma ha dimostrato in Under-21 il suo valore e potrà mettersi in luce anche in Serie A. Sul fatto che Sorrentino e Terzi prima siano stati messi in discussione e poiritenuti importanti dal Palermo che li ha trattenuti dico che in Serie A serve il giusto mix tra giovani di prospettiva e senatori. Serve una sintesi di gente d’esperienza, che sappia indicare la strada giusta, e i meno navigati. Conosco Sorrentino da tantissimi anni, so che giocatore e che persona è, sarà d’aiuto a tutti quanti anche al di là del suo valore tecnico indiscutibile".

"COSA DICO A ZAMPARINI"

"E’ stata una scelta presa dalla società. A Zamparini, comunque, gli faccio un grosso ‘in bocca al lupo’, sperando che possa raggiungere gli obiettivi che si è prefissato. Lo ringrazio per quello che ha fatto per me".

"DATO TUTTO PER MAGLIA ROSA"

"Auguro a tutti buona fortuna, a Palermo sono stato benissimo. Ci rivedremo sicuramente sul campo. Spero che i palermitani si possano togliere tante soddisfazioni, anche perché la tifoseria se lo merita tanto. Ho sempre dato tutto per questa maglia".

"HO UN SOLO RAMMARICO"

"Fino all’ultimo giorno mi sono allenato al massimo con la maglia rosanero. Adesso a trent’anni il mio obiettivo è trovare una squadra di Serie A. E’ questo quello che voglio, però purtroppo potrò firmare solo a gennaio: questo è il rammarico, perché magari si poteva pensare a una risoluzione anticipata rispetto alla fine del mercato in modo di potermi accasare fin da subito in una nuova società. Mi preparerò al meglio perché a gennaio serve gente pronta, che stia bene fisicamente e che possa essere subito d’aiuto. Il mio obiettivo è prepararmi al meglio con le dovute cose da fare. Mi aggregherò a qualche squadra con un preparatore privato per essere subito pronto. Sono molto fiducioso, penso che arriverà la chiamata giusta".

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