Pochi istanti fa l'ufficialità: Corentin Fiore è un nuovo giocatore del Palermo.
serie b
Matteo Materazzi-Mediagol: “Divorzio con lo Standard Liegi? Vi spiego perché ha giocato poco. Fiore in Europa League…”
Le parole dell'agente Fifa ed intermediario dell'operazione che ha condotto il classe '95 alla corte di Tedino, Matteo Materazzi, ai microfoni di Mediagol.it
L'acquisto a titolo definitivo del giovane difensore belga colmerà una lacuna sulla corsia sinistra. Il classe '95 rappresenta, infatti, una vera e propria alternativa di qualità e di prospettiva al titolare nel ruolo, Haitam Aleesami. Ventidue anni, tre apparizioni in Europa League con lo Standard Liegi nella passata stagione, Fiore è reduce da un periodo tutt'altro che positivo: il prodotto del vivaio dello Standard, difatti, non ha collezionato alcuna presenza in Jupiler Pro League in questo primo scorcio di campionato. Intervistato in esclusiva ai microfoni di Mediagol.it, Matteo Materazzi, noto agente Fifa ed intermediario dell'operazione che ha condotto Fiore alla corte di Bruno Tedino, ha spiegato i motivi del suo addio alla società belga.
"Lui ha giocato quasi sessanta partite in Serie A belga (Jupiler Pro League, ndr) e parecchie anche in Europa League. Ad un certo punto del suo percorso gli è stato anche proposto un nuovo contratto e come succede spesso in Italia, il giocatore poteva scegliere di rinnovare o meno. In quel momento, è stato messo da parte e da lì è arrivata poi una frattura - ha spiegato Materazzi -. Ciò nonostante, i dirigenti dello Standard lo hanno sempre considerano bene, ammettendo i valori morali del ragazzo. Probabilmente le strade dovevano separarsi e oggi è arrivata una società importante come il Palermo. Quindi quello che è accaduto negli ultimi sei mesi è da valutare sotto l'aspetto positivo perché altrimenti non sarebbe arrivato a Palermo ed in Italia a determinate cifre. Tutto è andato a vantaggio del ragazzo, siamo ben felici che sia arrivato a Palermo e adesso starà a lui dimostrare le proprie qualità. Essendo un classe '95 non bisogna mettere pressioni al ragazzo, ma farlo esprimere come sa e come può, facendolo crescere piano piano. Da sottolineare che parla già italiano, credo che questo sia solo un vantaggio per il suo ambientamento".
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