Mediagol
I migliori video scelti dal nostro canale

zamparini

Futuro Palermo: gli incontri nell’agenda di Zamparini, cordate cinesi devono ricevere l’ok del governo di Pechino

Futuro Palermo: gli incontri nell’agenda di Zamparini, cordate cinesi devono ricevere l’ok del governo di Pechino

Il patron friulano incontrerà tre diversi gruppi di investitori: una cordata statunitense e due cinesi, queste ultime devono però ricevere prima l'ok del governo di Pechino.

Mediagol40

Ci siamo. Le trattative per la cessione delle quote societarie del Palermo Calcio entrano nel vivo.

La settimana che inizierà tra qualche ora sarà ricca di appuntamenti per il presidente Maurizio Zamparini che da tempo ormai ha disegnato lo scenario che vorrebbe si verificasse in seno al club di viale del Fante: in un primo momento cedere la maggioranza, mantenendo la presidenza onoraria e introducendo al calcio italiano i suoi probabili successori; dunque dire definitivamente addio all'ambiente rosanero.

A mostrare più interesse, in questo senso, tre cordate distinte di investitori: due di origini cinesi, una statunitense. In pole position proprio uno dei due gruppi asiatici, specializzato nel settore immobiliare. Una delle altre poche certezze, nell'ambito di una trattativa che rimane al momento blindata, sarebbe che il team di imprenditori statunitensi non sarebbe connessa alla famiglia dei Viola. John, figlio di Vincent e presidente della NIAF, ha già avuto modo di smentire in più circostanze e - a meno di diversi sviluppi - non sembrerebbe ancora in corsa.

Adesso si proverà a spingere sull'acceleratore. Tre gli incontri in agenda per il numero uno del club rosanero, nel corso della prossima settimana: secondo quanto riferito da Gianluca Di Marzio, Zamparini terrà dei summit con degli intermediari che agiscono per conto di un investitore italo-americano (non si tratterebbe, come specificato, dei Viola) e, quindi, con due cordate cinesi. Ci sarebbe una novità relativa al gruppo asiatico: prima di un'eventuale trattativa, le due distinte cordate asiatiche dovranno ricevere l'ok da parte del governo di Pechino.