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Delneri-Mediagol: “Coronavirus? Dico la mia. Ricordo di Palermo e favola Chievo, tutto su Atalanta e Sampdoria. Io, la Roma e la Juventus, Totti, Del Piero e Cassano…”

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"Zamparini si è successivamente rammaricato per il mio esonero? Il presidente è sempre stato una persona esuberante, un soggetto che ha sistematicamente fatto d'istinto quello che pensava al momento, un qualcosa che fa parte del suo carattere. I se e i ma lasciano il tempo che trovano. Siamo rimasti sempre in ottimi rapporti, ma queste situazioni fanno parte del calcio e sono sempre i risultati che danno una verifica sostanziale del tuo lavoro. La fortuna a volte assume un ruolo importante, il lavoro di un allenatore è valutato in modo semplicistico esclusivamente in base ai risultati, mentre io penso che dovrebbe essere valutato per il modo con cui riesce a forgiare, valorizzare e far crescere i giocatori e soprattutto per la qualità delle idee che propone. A volte portare avanti quest'ultime determina però un lasso di tempo consistente che, di norma, nel calcio moderno un tecnico non ha perché, magari, viene penalizzato prematuramente dai risultati che stentano ad arrivare. Il percorso dirigenziale di Rinaudo? Leandro in quel ruolo ha fatto già le sue esperienze in categorie e piazze importanti (Cremonese e Venezia), un ragazzo sempre assennato, lucido e intelligente anche quando giocava e con cui a volte mi sento con piacere. Spero che abbia la forza per poter proiettare e portare avanti il Palermo, con voglia entusiasmo e la massima determinazione di ricollocare in club nel contesto che merita . Ha le idee chiare con esperienza e conoscenza dalla sua parte, credo che possa dare una mano per risollevare un ambiente negli ultimi anni sottoposto a pressioni negative e riportarlo in alto. Una realtà come Palermo, con tutto il rispetto, non può restare in una categoria come quella della Serie D. Una valutazione sui profili di Amauri e Toni? Due giocatori diversi e due prime punte con la caratteristica innata del senso del gol. Amauri è stato un calciatore dirompente fisicamente e di grande levatura tecnica, Luca è stato campione del mondo e ha fatto grandi cose sia a Palermo sia a Firenze oltre che al Bayern Monaco. Attaccanti d stazza e statura con una percentuale di realizzazione importante, quindi direi che sono due giocatori  diversi per determinati aspetti ma che strutturalmente si somigliano molto. Amauri viveva moto sulla tracimante forza fisica abbinata ad un'ottima tecnica di base mentre Luca aveva come attitudine principale l'intuito e uno straordinario fiuto del gol".

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