"Le qualità di Dybala erano nitide, e anche la personalità mi colpì, tuttavia per qualche mese mi limitai a monitorarlo. Finché una sera non mi capitò di parlare al telefono con Antero Henrique, ds del Porto. Ho sempre ammirato l’attività di scouting del club portoghese: tra i concorrenti, era quello che apprezzavo e temevo di più. Raramente i loro osservatori sbagliavano un colpo, e mi avevano già soffiato Falcao... Così, quando Antero mi parlò in termini entusiastici di Dybala, capii che non c’era tempo da perdere e prenotai un volo per l’Argentina". Questo il racconto di Luca Cattani, ex ds del Palermo, al 'Corriere dello Sport' a proposito della scoperta di Dybala. "L’Instituto giocava con il Gymnasia di Jujuy, lui prese un sacco di calci e combinò pochissimo. Nel finale, però, regalò un paio di numeri eccezionali, mi bastarono per spazzare via gli ultimi dubbi", ha aggiunto.
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Cattani: “Il Porto mi soffiò Radamel Falcao, evitai che le cose potessero ripetersi con Dybala”
“Le qualità di Dybala erano nitide, e anche la personalità mi colpì, tuttavia per qualche mese mi limitai a monitorarlo. Finché una sera non mi capitò di parlare al telefono con Antero Henrique, ds del Porto. Ho sempre ammirato...
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