Come raccontato qualche ora fa, l’Alta Corte di Manchester avrebbe condannato il Palermo Calcio a pagare 15 milioni di euro per risarcire la Pencil Hill Ltd, fondo che aiutò proprio il patron friulano ad acquistare l'attaccante Paulo Dybala dall'Instituto de Cordoba.
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Caso Dybala: Mascardi-Zamparini, conflitto a colpi di comunicati
L’Alta Corte di Manchester avrebbe condannato la società rosanero a pagare 15 milioni di euro per risarcire la Pencil Hill Ltd.
Faccenda annosa e che il 4 giugno scorso - proprio nel giorno in cui Dybala si trasferì ufficialmente dal Palermo alla Juventus - ha visto Mascardi e Zamparini esporsi pubblicamente per tutelare i propri interessi. Di seguito il botta e risposta tra i due protagonisti della vicenda.
MASCARDI 04.06.2015 (qui l'articolo del 4 giugno 2015): "Questa notte il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, ha saldato il debito che aveva con la famiglia di Paulo Dybala e oggi l'argentino è divenuto a tutti gli effetti un giocatore della Juventus. Spero che un giorno il presidente dei rosanero ritiri tutte le bugie e le calunnie proferite sul mio conto. E spero anche che alla fine paghi il trasferimento, perché stranamente, ha venduto il cartellino del giocatore, ma ancora non ha pagato il primo trasferimento. Un'ulteriore corruzione che deve sparire dal calcio. Speriamo che l'aria fresca dei nuovi dirigenti della FIFA ordini queste sciocchezze. Perché competere avendo top player senza pagarli, è un vantaggio sportivo inammissibile. L'ultimo campionato italiano ha avuto questo piccolo vizio di legittimità (e non è poco). Auguro a Paulo e alla sua famiglia le migliori fortune" (qui l'articolo del 4 giugno 2015).
ZAMPARINI 04.06.2015 (qui l'articolo del 4 giugno 2015): "In riferimento ad alcune dichiarazioni rilasciate oggi dal signor Mascardi, affermo che lo stesso parla senza titolo e senza ragione. Il Palermo non ha mai avuto alcun debito con la famiglia Dybala ed anzi è stata vittima di ricatti e raggiri da più parti che sono e saranno oggetto di valutazione da parte delle Autorità competenti. Il Sig. Mascardi ha perso l'ennesima occasione per stare zitto ed evitarsi altre brutte figure" (qui l'articolo del 4 giugno 2015).
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