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Zamparini a Radio Radio: “Continuando così questo Palermo vincerà lo Scudetto. Il derby? Spero sia una festa per la Sicilia”

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CLICCA QUI PER ASCOLTARE LINTERVISTA DI ZAMPARINI A RADIO RADIO di Francesco Graffagnini Intervenuto ai microfoni di “Radio Radio lo Sport”, il presidente del Palermo Maurizio Zamparini si è soffermato sulla decisione dell’Osservatorio Nazionale per gli Eventi sportivi che ha vietato la trasferta ai tifosi del Palermo in occasione del derby col Catania di domenica prossima. “In questo momento credo sia giusto prendere determinate misure perché spesso si verificano episodi che non hanno nulla a che vedere con il calcio giocato ma che purtroppo vanno a sfogarsi sulla partita – ha spiegato il patron rosanero – va detto però, che i tifosi del Palermo quando sono andati fuori si sono sempre comportati benissimo e non hanno mai creato disagi. Cosa mi aspetto da questa partita? Con due squadre che stanno vivendo un bel momento tecnico, io mi aspetto che la tifoseria faccia vedere un bel momento di passione pura senza altri risvolti – ha dichiarato il presidente del Palermo - perché è bello per la Sicilia vedere due squadre che lottano in cima, due ottime squadre che devono fare una bella partita e nient’altro”. Ai microfoni di “Radio Radio”, il presidente Zamparini si è poi soffermato sull’ottimo momento del Palermo di Ballardini, reduce dalla straordinaria vittoria contro la Juventus e fresco di rinnovo. “Il rinnovo è stata una precauzione che ho preso io perché penso di aver trovato l’uomo giusto e ho voluto tenermelo. Se il Palermo può continuare a questi livelli? Se va avanti così vince lo scudetto però il Palermo è finalmente una squadra – ha ribadito il numero uno di Viale del Fante - Noi giochiamo partita dopo partita, non abbiamo obiettivi oltre le nostre possibilità, poi tra 12 partite vedremo con l’allenatore dove saremo. Ma la cosa che più mi soddisfa in questo momento – ha aggiunto Zamparini - è che siamo davvero perfetti in tutti i reparti e chiunque andremmo a prendere dal mercato verrebbe a fare la riserva. Ballardini ha dato entusiasmo ed auto stima alla squadra, il suo grande merito è che sa parlare bene con i giocatori, allo stesso livello, parla da uomo a uomo e non a livello superiore. In questo momento - ha proseguito il presidente - abbiamo un qualcosa in più che si chiama proprio Ballardini che l’anno scorso, senza nulla togliere agli altri allenatori, non c’era. La conferma è nel fatto che i miei giocatori, anche senza Amauri, stanno andando benissimo”. A proposito di Amauri, il presidente del Palermo Maurizio Zamparini ha poi smentito che il brasiliano fosse ad un passo dalla Roma prima di firmare con la Juventus. “Fin quando non abbiamo chiuso con la Juve non c’era in pole nessuno, chi arrivava con i soldoni veri lo avrebbe preso – ha spiegato il patron rosanero - ma non mi sono mai seduto al tavolo né con Secco o Cobolli Gigli, né tantomeno con la Sensi perché non mi è stato richiesto. Forse – ha aggiunto - avranno fatto un sondaggio per sapere il prezzo ma quando l’hanno saputo sono scappati”. Ospite in collegamento telefonico del talk show di “Radio Radio”, il presidente Zamparini ha anche speso parole d’elogio per la nuova classe arbitrale italiana. “E’ da tanto che sono nel calcio e quest’anno, forse per la prima volta, vedo degli arbitraggi buoni e degli errori che non vengono stigmatizzati ed è evidente che siano errori – ha detto il patron rosanero - questa è la grande inversione, continuando così c’è veramente da esultare. Davvero un inizio di campionato ottimo dal punto di vista degli errori”. “Pepe in nazionale? Mi fa molto piacere la scelta di Lippi che vuole sperimentare forze nuove che abbiano una grande voglia di emergere, un po’ come fatto in passato con i nostri rosanero Grosso e Toni ad esempio”. Così il presidente Zamparini, durante il talk show sportivo di “Radio Radio”, ha commentato la convocazione in azzurro dell’ex rosanero Simone Pepe, ora all’Udinese. Intervistato da Radio Radio, il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, è infine tornato a parlare sui motivi che lo hanno spinto a vendere Tulio De Melo. "E stata una scelta del giocatore perché era un po’ compresso nel nostro calcio italiano. De Melo è un giocatore molto più statico che dinamico ed è stata anche una scelta mia lasciarlo andare, non c’entrano gli allenatori – ha ammesso - Avrebbe trovato poco spazio per giocare, anzi con il rientro di Budan ormai prossimo, non avrebbe giocato". CLICCA QUI PER ASCOLTARE LINTERVISTA DI ZAMPARINI A RADIO RADIO