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Raiola spara a zero sulla FIFA: “È come la mafia, se ne parli male la paghi cara. Infantino? Ecco cosa vuole fare”

Il noto procuratore sportivo di tantissimi calciatori di spicco ha rilasciato delle pesanti dichiarazioni in merito all'agire dell'organismo internazionale

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Dichiarazioni pesanti quelle rilasciate da Mino Raiola.

Il noto procuratore di tantissimi campioni italiani e non quali Mario Balotelli, Zlatan Ibrahimovic, Matthijs de Ligt ed Erling Haaland è stato sospeso un anno dalla FIFA. L'agente ha polemizzato contro la decisione presa dall'organismo internazionale e si è espresso così nel corso di un'intervista odierna.

"La FIFA è come la Mafia. Se ne parli male, muori. Puoi fare due cose: lottare contro la FIFA, questo è quello che ho fatto per anni. Con piccoli successi, perché sono l'unico che se n'è interessato. Avrei voluto cambiare la FIFA dall'interno. La prima cosa che avrei fatto è limitare a due mandati la presidenza, e fare in modo che tutti possano fare carriera a seconda della bravura. Ma questo non è possibile, perché distruggeresti il giocattolo degli incompetenti leader della FIFA. Quindi vai con l'opzione numero due: creare un nuovo sistema così che ci sia almeno una possibilità di scelta. Stiamo lavorando su questo. La FIFA è la FIFA, buona fortuna. Non vogliamo averci nulla a che fare, andiamo per conto nostro. La FIFA è finita, il vecchio sistema è finito. Questo è inizio di una nuova era, noi siamo alla base. È tempo per una rivoluzione. La FIFA ha un buon numero di dirigenti in prigione, che non sono sospesi dall'associazione mondiale del calcio stessa. Anni fa ho urlato che la FIFA è la mafia, mi hanno riso dietro. Infantino vuole limitare gli agenti e iniziare una banca della FIFA in cui controllare i trasferimenti, ma è solo una tattica per fare bella figura con l'opinione pubblica e non turbare i grandi sponsor dietro la FIFA. Vogliono tornare al totalitarismo comunista, non rispettano le leggi vigenti e sono un monopolista corrotto, che è illegale. Per questo va consentito ad un altro sistema di co-esistere. Questo è il mio obiettivo, voglio aiutare a creare un calcio migliore e forzare tutti a pensare criticamente".