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Palermo, Mirri: “Vi dico su cosa si fonda il mio progetto. Il sogno Serie A e il messaggio ai tifosi…”

Le dichiarazioni del numero uno del Palermo, Dario Mirri, a due mesi di distanza dall'inizio della sua nuova avventura da presidente del club rosanero

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Parola a Dario Mirri.

Prima la mancata presentazione in Lega della fideiussione da parte della vecchia proprietà, poi il fallimento e la Serie D. A meno di sei mesi dal caos che ha investito il Palermo calcio nel giugno scorso, la società rosa, è riuscita a ripartire lasciandosi alle spalle i fantasmi del passato. A giocare un ruolo fondamentale, l'amore e la passione della piazza rosanero, dopo l'avvento del duo Mirri-Di Piazza. In breve tempo infatti i due imprenditori, dopo lunghi anni bui, sono riusciti riportare entusiasmo tra i tifosi grazie ad un progetto ambizioso ed inclusivo basato sulla trasparenza.

"Primo bilancio di questi primi due mesi? Per me è la prima volta e sarà anche l’unica esperienza - ha dichiarato il presidente Dario Mirri durante un'intervista concessa in esclusiva ai microfoni di "Radiopopolare" -  Sto iniziando, sto imparando e soprattutto sto cercando di normalizzare, perché spesso purtroppo il calcio è succube di questa mancanza di normalizzazione.

"Su cosa si fonda il mio progetto? Sono valori. Io credo fortemente che il calcio abbia bisogno di valori come la trasparenza e il controllo. Nel nostro manifesto abbiamo messo al primo punto la parte relativa alla trasparenza, quello che è mancato nel Palermo negli ultimi anni. Noi tifosi, perché prima di tutto io sono un tifoso, abbiamo subìto questa mancanza di trasparenza e sognavamo la possibilità di essere coinvolti attraverso in qualche modo, come sta accadendo ora con un comitato. Crediamo di essere rivoluzionari nell’interpretazione del calcio. O meglio rispettiamo quella che è la mia convinzione assoluta: un presidente è soltanto un custode temporaneo di un bene collettivo. La squadra di calcio porta il nome della città quindi non è certo Mirri il padrone del Palermo, ma lo sono i cittadini, i tifosi e gli appassionati. Quindi da questo punto di vista la trasparenza, il controllo, la competenza, l’affidabilità, lo sviluppo e l’appartenenza sono gli elementi su cui fondiamo il nostro manifesto".

"Nostri obiettivi rispetto ai benefici che può avere la città da questa vostra trasparenza? Credo che sia proprio questo l’elemento cruciale. L’impresa che stiamo realizzando è certamente un’impresa sportiva con ambizioni sportive di migliorare la categoria di appartenenza, andare in Serie C e sognare di andare in Serie B e ancora di tornare in Serie A. È un’impresa sportiva, ma il mio desiderio è che sia ancora prima un’impresa sociale legata al territorio che possa consentire un miglioramento della reputazione. Se creiamo un’impresa virtuosa, anche con un miglioramento della reputazione, questo può dare degli eccellenti ritorni economici. Io sono un imprenditore e sono convinto che un’impresa che si fondi su elementi reputazionali ed elementi forti legati all’identità territoriale consentirà nel tempo di aumentare anche il valore economico della proprietà della squadra che portiamo avanti".

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