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Palermo, è tornato Ricciardo: il bomber rosanero segna e rilancia i rosanero. Pergolizzi…

L’attaccante rosanero Giovanni Ricciardo è tornato a segnare domenica contro il Castrovillari, regalando al Palermo vittoria e titolo d’inverno

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Giovanni Ricciardo è tornato al gol.

Il bomber del Palermo, domenica in occasione della sedicesima giornata di Serie D, ha regalato la vittoria ai suoi sbloccando il risultato dal dischetto. La rete, per lui, mancava da ben cinque giornate.

L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” dedica un focus proprio all’attaccante rosanero, che quest’anno ha messo a segno 9 gol in 16 presenze, e al suo rapporto con mister Pergolizzi: “Ricciardo — si legge tra le righe del noto quotidiano — si è ripreso la scena, seppure con un rigore calciato badando più al sodo che all’estetica: centrale, goffo, ma pesante come un macigno, perché ha regalato al Palermo una vittoria che serviva come il pane. Gianni Ricciardo è questo: essenziale, mai banale, il suo mestiere è essere decisivo e a Castrovillari lo è stato riportando su di sé l’importanza di essere attaccante, rompendo un digiuno che durava da cinque partite, tre delle quali vissute partendo dalla panchina. L’influenza ha intaccato il momento, non l’essenza del bomber. L’esclusione dall’inizio con l’Acireale non l’aveva mandata giù. Lo aveva ammesso pubblicamente la settimana scorsa, così come il chiarimento avuto con Pergolizzi al riguardo. Il post criptico di ieri sul suo profilo Instagram suggerisce un ulteriore sassolino da togliersi dalla scarpa: «Comunque vada, sempre per la mia strada», ha scritto l’attaccante”.

Su Ricciardo, a seguito degli infortuni dei compagni di reparto Santana e Sforzini, pesa l’onere di dover guidare con la sua esperienza l’attacco del Palermo verso nuove conquiste. E, in questa stagione, l’attaccante magari potrà anche superare un traguardo personale: “La prossima rete sarebbe un ottimo viatico per replicare il record di 20 reti messe a segno l’anno scorso a Cesena e, perché no, magari per superarlo. La strada di Ricciardo non è solo quella della gloria personale, per capirlo basta vedere il modo in cui ha giocato domenica. Un altro attaccante in crisi di astinenza avrebbe lasciato spazio a individualismi finalizzati alla ricerca di un’esultanza, invece il messinese ha giocato una partita totalmente al servizio della squadra, agendo di sponda per gli attaccanti esterni e gli inserimenti delle mezzali e ha fatto a sportellate con i difensori avversari, in una gara che per lui è stata avara di palle gol. (...) Che il suo pensiero, anche nei momenti di difficoltà, sia rivolto al gruppo lo dimostrano le parole del dopo gara, con una dedica a chi, per ora, non può esserci: Santana”.