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Nicchi annuncia la doppia svolta: “Moviola in campo? Non chiamatela così, sarà un aiuto. Farò parlare gli arbitri”

Le parole del presidente dell'Aia verso gli importanti cambiamenti che stravolgeranno il mondo arbitrale nei prossimi mesi.

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Marcello Nicchi, il presidente dell'Associazione Italiana Arbitri, ha ricevuto quest'oggi il Premio Scirea, assegnato a Viareggio a margine del noto torneo di calcio giovanile. "Sono molto contento del riconoscimento - ha dichiarato -, è un motivo di orgoglio ma anche di preoccupazione perché poi bisogna dimostrare di meritarlo". Il dirigente ha commentato così l'annata dei suoi arbitri. "Qualche errore è umano - ha detto -, ma è una delle stagioni migliori degli ultimi decenni, a dimostrazione che il lavoro paga. Siamo passati attraverso periodi bui, nei quali avevamo pochi internazionali, adesso ne abbiamo tanti e di grande qualità".

Nicchi ha già annunciato che prossimamente darà il via alle interviste agli arbitri nel post-gara, una svolta storica, almeno per il calcio italiano. "Sì, confermo. Si tratta di un esperimento interessante, che proveremo. Se sarà confermato e diventerà una prassi dipende soprattutto dalla maturità che i mezzi d'informazione dimostreranno nelle prime occasioni".

Nel frattempo anche l'Ifab, l'istituzione che decide l'evoluzione delle regole nel calcio, ha finalmente aperto all'utilizzo delle immagini per dirimere le questioni arbitrali più complicate. "La tecnologia intesa come supporto per constatare azioni di gioco a palla ferma è importantissima - ha spiegato Nicchi -, perché placa le discussioni, liberando l'arbitro d'area da certi impegni permettendogli di svolgere meglio il suo ruolo. La moviola però è un'altra cosa..".