Maikol Benassi è tornato a vestire la maglia della Lucchese.
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Lucchese, la rivelazione di Benassi: “L’idea di vincere in D con il Palermo era affascinante, ma poi ho scelto…”
Maikol Benassi, dopo il mancato trasferimento a Palermo, è tornato alla Lucchese, club in cui è cresciuto e con cui ha debuttato a 17 anni
La trattativa, che ha condotto il difensore - diciassette anni dopo - nuovamente in rossonero, è stata lunga e burrascosa. Tante, infatti, le offerte che hanno insidiato l'unione. Tra queste, anche quella tesa dal Palermo. Il classe '89, tra le pagine de 'Il Tirreno - edizione Lucca', ha spiegato le ragioni del mancato accordo con il club del duo Mirri-Di Piazza: "É vero, con la Lucchese abbiamo intavolato una trattativa che sembrava non dover andare in porto. Con il ds Deoma c'eravamo sentiti spesso durante queste settimane. L' idea di tornare a Lucca mi stuzzicava, ma giocare con il Palermo per vincere il mio terzo campionato di D era altrettanto affascinante. Quando ho visto che con la formazione siciliana non riuscivamo a trovare la quadra e per accontentarmi non avrei potuto portare la famiglia al seguito allora non ci ho pensato su due volte. Ho ricontattato Deoma e ci siamo accordati in un amen. Ho sposato il progetto e vorrei continuare ad indossare questa maglia per tanti anni ancora".
Tanti i ricordi in maglia rossonera. Maikol Benassi, infatti, è arrivato alla Lucchese quando aveva soltanto 13 anni e il debutto è arrivato quando non era ancora arrivato alla maggiore età: "Perdemmo 3-1 e venni anche ammonito, ma quella partita chi se la dimentica più. Da lì è iniziata la mia carriera. Quando una passione diventa il tuo lavoro, la vita ti ha fatto uno dei regali più belli e sei davvero un uomo fortunato. Dove sono andato sono riuscito a raggiungere risultati importanti (4 promozioni con Esperia Viareggio e Carrarese dalla C2 alla C1 e con Parma e Cesena dalla D alla C) grazie proprio alla mia grande passione e alla forza di volontà che esprimo attraverso il lavoro. Senza impegno, senza disciplina, senza entusiasmo non si ottengono risultati. Con la Lucchese avevo un debito di riconoscenza: mi ha dato tanto a livello giovanile e adesso voglio restituire qualcosa anch' io. Monaco mi conosce ed è un enorme piacere tornare a lavorare con lui. Perché non fa favoritismi: gioca chi merita e chi si comporta da uomo e da professionista. E questa è una garanzia per tutti. Promesse? Non mi va di farne. Fisicamente sto bene, mi sono sempre allenato. Darò il 110% per aiutare la società, il tecnico e i compagni. Una cosa è certa: perdere non mi piace, ma in campo ci sono anche gli avversari che non vanno mai sottovalutati".
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