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Italia, Immobile: “Ho un debito con gli azzurri, ecco qual è. Mancini? Devo ringraziarlo perché…”

Finland v Italy - UEFA Euro 2020 Qualifier

Le dichiarazioni rilasciate da Ciro Immobile nel corso della conferenza stampa dal ritiro con la Nazionale a Coverciano

Mediagol22

L'Italia è pronta a tornare in campo.

Gli azzurri sfideranno sabato sera la Grecia tra le mura amiche dello Stadio Olimpico in occasione della settima giornata delle qualificazioni a Euro 2020.

L'attaccante Ciro Immobile, intervenuto in conferenza stampa quest'oggi dal ritiro di Coverciano, è tornato a parlare della delusione del mancato approdo al Mondiale in Russia dello scorso anno: "So che ho un debito da saldare con l'Italia e spero di farlo sia nelle prossime partite che soprattutto all'Europeo. So che non andare al Mondiale non è stata solo colpa mia, ma mi mancava fare quel passo in avanti con questa maglia. Ho segnato tanti gol in A e in Europa, ma voglio fare qualche record anche qui con la Nazionale. La mancata qualificazione dell'Italia al Mondiale è una ferita. Quell'anno segnavo in ogni stadio, ero il capocannoniere ma non ero felice. Anche dopo ho sofferto e questo mi ha penalizzato un po' perché venivo qui in Nazionale e volevo strafare. Voglio ringraziare mister Mancini perché mi ha aspettato, so che ho sbagliato qualche partita, ma il gol contro la Finlandia per me è stata una liberazione".

A proposito, invece, del presente e, in particolare, della gara contro la Grecia, valida per le qualificazioni a Euro 2020, in programma sabato sera: "Giocare a Roma sarà bello, emozionante. E’ la prima volta, nell’amichevole con l’Argentina era infortunato: conosco i romani, ci daranno una grossa mano. Dobbiamo tener botta, mettere il fisico davanti, e giocare palla a terra. In mezzo non abbiamo fisico e per questo serve duettare coi giocatori tecnici, giocando con una punta serve aprire lo spazio: io e Belotti siamo abbastanza bravi in questo, sul resto serve lavorare, capire quel che vogliono esterni e centrocampisti. Balotelli? Ora siamo io e il Gallo, poi non si sa. Da qui manca troppo tempo, tutti hanno la possibilità di vestire la maglia dell’Italia. Parliamo di quello che stiamo vivendo adesso, per questo il ballottaggio è tra me e Belotti. Se ci sarà un altro come Mario o altri che potranno dire la loro, saremo in ballottaggio in tre, quattro, cinque, vedremo".

Infine, sulla terza maglia: "È particolare, il nostro colore è l’azzurro ma questa è una terza maglia. Saremo orgogliosi di indossarla come in passato col verde, col bianco. Speriamo di raggiungere lo stesso risultato del ’54 con l’Italia che vinse 2-0 con l’Argentina".