Il Barcellona si prepara per il match di San Siro.
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Inter-Barcellona, Valverde: “Messi potrebbe essere disponibile. Dai nerazzurri mi aspetto…”
Le parole del tecnico dei blaugrana alla vigilia della sfida contro i nerazzurri
Domani sera i blaugrana affronteranno l'Inter, in quella che sarà il match valido per la quarta giornata di Champions League: dopo il 3 a 0 del Camp Nou, i campioni in carica della Liga avranno sicuramente intenzione di ripetersi per restare a punteggio pieno e assicurarsi definitivamente il primo posto del gruppo B.
Alla vigilia della sfida il tecnico Ernesto Valverde è intervenuto in conferenza stampa, commentando l'attuale condizione fisica di Lionel Messi, che potrebbe tornare proprio domani sera dopo l'infortunio subito circa due settimane fa: "Leo è in una condizione in cui potrebbe essere disponibile, ma dovremo vedere l’allenamento di oggi, valutare la sua sicurezza e i suoi movimenti. Non deve rischiare di farsi male ancora. Al momento ci sono tutte le possibilità, da che sia titolare a che vada in tribuna. Sappiamo quello che significa Leo per noi, ma domani la sua assenza o presenza non sarà decisiva".
Non sono mancati gli elogi ai nerazzurri: "Mi aspetto un’Inter simile a quella vista al Camp Nou: già allora era stata aggressiva. Vuole dominare le partite, non sottomettersi, gestire i match. Ha un portiere che gioca bene coi piedi, giocatori che sanno partire da dietro e organizzare una rete di passaggi. E vive un gran momento di forma. Mi piace il loro progetto, è una squadra coraggiosa, che ti aggredisce e che difende bene. Ha un piano e lo segue. Mi aspetto la miglior Inter. Nainggolan? E’ un giocatore importante, che trasmette energia, ha grande tiro, aumenta molto il pressing, dà forza al centrocampo. Primo posto? Pensiamo solo alla gara di domani, sappiamo che vincendo saremmo qualificati, ma domani sarà una partita intensa, per nulla scontata. E’ presto per pensare al primo posto. Noi lavoriamo per cercare soluzioni per creare occasioni, per questo ci succede di rischiare e di prendere qualche gol più del necessario. Conta la differenza fra gol fatti e subiti, ma sì, dovremmo limitare un po’ il numero di volte in cui gli avversari arrivano alla porta".
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