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Giovanni Tedesco-Mediagol: “Coronavirus a Malta, tra ansia e paura. Il nuovo club rosa, Zamparini e Pergolizzi. La Serie A e la Fiorentina, un futuro a Palermo…”

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"Io i primi anni al Palermo ho giocato di più, mentre negli ultimi anni, obiettivamente, sono stato impiegato poco. Meritavo di giocare qualche partita in più, ma la mia età al presidente Zamparini non andava tanto giù. Non dimentichiamo che, in Palermo-Napoli, a 37 anni ho fatto una doppietta che ha regalato la vittoria ai rosanero. In quella partita non avrei dovuto giocare, perché l'ex patron preferiva e cercava di consigliare caldamente al tecnico l'utilizzo di altri giocatori più giovani, ma Colantuono ha avuto gli attributi per scegliere di schierarmi in campo ed io l'ho ripagato. Zamparini è venuto giù nel tunnel e mi ha detto “Giovannino, non mi aspettavo che alla tua età avresti potuto fare una prestazione di questo genere”. È un aneddoto che descrive al meglio l'indole dell'allora presidente. Ho fatto 10 gol nella mia avventura in rosanero, tra campionato e Coppa Uefa. Nella gara contro lo Slavia Praga sul tiro di Conteh c'è stata una mia deviazione di testa, anche se sulle statistiche ufficiali non me lo assegnano. Le reti messe a segno con la maglia del Palermo sono tutte belle, mi hanno regalato delle emozioni indescrivibili: dalla doppietta col Napoli al gol nel derby contro il Catania sotto la Curva Nord, fino all'ultimo contro il Cagliari. Erano sogni che mi portavo dietro fin da bambino e poi ho fortunatamente realizzato. Ogni tanto mi piace ricordarli quei momenti meravigliosi. Sono stato bene in tante città, ma quelle in cui ho lasciato il segno sono Palermo e Perugia, perché sono stato lì sei anni nel top della mia carriera mettendo a segno circa 8 gol a stagione da centrocampista e la qualità della Serie A era molto più alta di adesso. Erano anni ai vertici della mia carriera, in cui ho sfiorato anche la convocazione in Nazionale. Cosmi mi diceva che Trapattoni mi seguiva attentamente ed il suo staff veniva ad osservarmi. Io sono andato via di casa a quindici anni per andare alla Reggina, poi tornare a 33 anni a Palermo, nella mia città e a fianco della mia tifoseria, è stato il coronamento di un sogno". 

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