FIGC, Gravina: “Mancini non l’ho scelto io, ma lo rispetto. Vi svelo le mie priorità…”

Parla Gabriele Gravina.

Pronto a diventare il nuovo presidente della FIGC, l'ex numero uno della Lega Pro, intervenuto ai microfoni de 'Il Messaggero', ha analizzato il suo ruolo all'interno della Federcalcio, tracciando le linee di quello che sarà il suo progetto di rinnovo nel mondo del calcio.

Di seguito, le sue dichiarazioni.

"Sui programmi abbiamo lavorato insieme con l'AIC anche se è chiaro che non si può essere d’accordo su tutto. Avevamo una proposta comune: Abete che però era incandidabile. Lui non ci ha dato nessuna indicazione su un altro nome. Lotito? È uno dei tanti presidenti. Merita rispetto. Io non amo le ombre, non amo le ingerenze, amo le condivisioni. Nel momento in cui si supera il limite della condivisione e si arriva alla prepotenza, all’arroganza, da parte mia c’è totale chiusura".

"Sono tre le priorità del mio mandato - ha sottolineato -, innanzitutto un codice dei controlli, riformare la giustizia sportiva e soprattutto le riforme dei campionati. Roberto Mancini? Non l’ho scelto io, è stato scelto dalla FIGC e rispetto la FIGC. Però non si può valutare un presidente federale guardando solo alla Nazionale maggiore".