Mattia Felici ripercorre la sua carriera, tra passato, presente e futuro.
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Felici: “Al Palermo come in B. Liverani? Ecco cosa mi ha detto”. E sul futuro…
Il giovane attaccante rosanero Mattia Felici parla del passato tra le fila Lecce, del presente al Palermo e del futuro, ancora da definire
Il giovane attaccante del Palermo, in una lunga intervista rilasciata alla ‘Gazzetta dello Sport, ha parlato di sé e della trattativa che lo ha condotto ai rosanero: “Ho giocato due anni alla Tor Tre Teste, ho fatto 20 gol il primo anno e 30 al secondo con gli Allievi. Poi ho fatto un provino con Foggia e Lecce, ma Liverani ha insistito per andare da lui. Con il direttore sportivo del Lecce (Meluso, ndr) e con il mio procuratore abbiamo pensato che Palermo sarebbe stata meglio di una Serie C. Qui è come stare in Serie B, inutile nascondersi, per le ambizioni della società e per l’importanza della piazza. Meglio una D a vincere che un campionato anonimo in una categoria superiore. Liverani ha detto che è un’ottima scelta, perché è una piazza importante e posso fare bene. Consigli? No, mi ha detto di dare il massimo perché mi aspetta il prossimo anno. Devo dare il massimo per il mio futuro. Venti gol sarebbe un sogno, ma andrebbero bene anche 10 e altrettanti assist per i compagni. L’importante è vincere questo campionato. C’è un bel gruppo. Ci sono giocatori come Ricciardo e Santana che sono il punto di riferimento, soprattutto per noi giovani. Non siamo ancora al 100% ma abbiamo una voglia matta di vincere”.
Infine, una battuta sul suo futuro: “Con Pergolizzi mi trovo molto bene, per il tipo di allenamenti non sembra nemmeno di stare in Serie D. Serie C? Se c’è la possibilità di restare qui rimarrei volentieri, sarebbe una grande opportunità per poter crescere”.
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