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Chievo, Pellissier: “Grato alla società, già chiarito con Ventura. Caso Stepinski? Un dispiacere per tutti, vi spiego cos’è successo”

Le dichiarazioni dello storico capitano del Chievo Verona, Sergio Pellissier, nel corso della 7a edizione della "Palermo Football Conference 403"

Mediagol93

Parola a Sergio Pellissier.

Dai suoi trascorsi da calciatore, al suo futuro, passando per il "Caso Stepinski": diversi sono stati i temi trattati dall'attuale responsabile dell'area tecnica del Chievo Verona, Sergio Pellissier, nel corso della settima edizione della "Palermo Football Conference 403".

Nel corso dell'evento, l'ex capitano clivense ha ricevuto il premio "Una vita per il calcio". “Ricevere premi è sempre molto piacevole soprattutto se li ricevi nel tuo lavoro e in quello che hai sempre voluto fare. Dirigente Chievo? Studio per diventare direttore sportivo e nonostante abbia appeso gli scarpini al chiodo sono rimasto nel mondo del calcio con la società che ha creduto in me da sempre, avrò un ruolo nuovo e non sarà per nulla facile. Ho tanta passione, ma bisognerà ricominciare da zero e devo per forza imparare un mestierenuovo - ha dichiarato Pellissier -. Caso Stepinski? Avevo speso parole importanti su di lui e a fine campionato scorso era uno di quelli che diceva che avrebbe voluto riportare il Chievo in A. Dopo mi sono ritrovato lui che voleva andar via, lì è stato un problema. Non me lo aspettavo da lui perché lo ritenevo una persona fidata, un grosso dispiacere e credo che anche se fosse rimasto non avrebbe giocato. Chievo? Abbiamo avuto delle problematiche negli scorsi anni, quando retrocedi purtroppo sei costretto a vendere. Chi è rimasto ha dovuto cedere qualcosina, il nostro obiettivo è tornare su. Ventura? Ci siamo già chiariti quando ci siamo affrontati a Salerno, lo stimo come allenatore però mi ha dato fastidio che ci abbia abbandonato dopo sole quattro settimane. Non è stata solo una mia scelta quella di giocare al Chievo, il presidente ha sempre creduto in me e non ha mai preso in considerazione l’idea di cedermi. Se mi ha tenuto anche dopo, vuol dire che qualcosa di buono l’ho fatta. Carriera? Ho avuto la fortuna di andare in un settore giovanile importante come quello del Torino, l’importante nella vita è però dare tutto sempre”.