serie b

Caos Palermo, il presidente del Calcio Sicilia: “Adesso siamo noi a pagare, voglio essere fiducioso”

PALERMO, ITALY - NOVEMBER 16:  Players of US Citta' di Palermo juvenile team in action during a training session at Pietro Pisani sport sport center on November 16, 2016 in Palermo, Italy.  (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)

Il presidente del Calcio Sicilia ha commentato la situazione di caos che sta vivendo il club rosanero

Mediagol52

Parla il presidente del Calcio Sicilia.

Attraverso un post pubblicato sul suo profilo Facebook, Enzo Zito ha commentato così la situazione di caos che sta vivendo il Palermo, che sembra essere destinato alla retrocessione in serie D:

"Dovrei essere felice ed orgoglioso per le imprese dei ragazzi del Calcio Sicilia che hanno confermato di essere tra i migliori in Italia. Orgoglioso lo sono di sicuro per uno splendido secondo posto conquistato dall’Under 17 e dall’esaltante cammino dell’Under 15 eliminata dalla finale-scudetto solo da un cartellino giallo (dura lex sed lex), ma felice – questa volta – non sono. Non posso esserlo. La settimana trascorsa in Romagna al seguito delle due squadre per le final six è stata scandita dalle notizie, prima preoccupanti poi drammatiche (dal punto di vista sportivo) sul Palermo: la mia squadra, la nostra squadra. Da tifoso sono distrutto all’idea che il calcio di vertice sparisce seppellito da eventi che sembravano lontani ormai anni luce dalla nostra realtà. Se da tifoso sono distrutto, da co-rappresentante del Calcio Sicilia, sono amareggiato. Per anni abbiamo dato ospitalità alle squadre del settore giovanile rosanero privilegiando loro, anche a scapito dei nostri ragazzi. Per anni li abbiamo accolti come fossero parte integranti di noi stessi, della nostra realtà. E, purtroppo, ormai da tempo ricevevamo solo rassicurazioni in tutti i dialetti e lingue possibili: dal friulano all’inglese, dal toscano al porticese (si chiama così il dialetto che parla chi è nato a Portici?). Rassicurazioni vane, sfumate, che lasciano un senso di amarezza e di impotenza. Non abbiamo mai voluto adire le vie legali, perché da grandissimi tifosi del Palermo non volevamo essere partecipi di un fallimento, ma adesso siamo noi a pagare e, indirettamente, sono quei ragazzi che popolano i nostri campi a pagare per colpe di altri, e non solo i ragazzi ma tutto il personale della Società con le rispettive famiglie e tutte le aziende dell’indotto che hanno finora collaborato fattivamente con il Palermo Calcio. Ma, ancora una volta, voglio essere fiducioso (forse illuso?) e sperare che alle parole seguano presto i fatti. FORZA PALERMO. SEMPRE".