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Bombardini-Mediagol: “Calcio e Coronavirus, dico la mia. Atalanta top, pazzo di Ilicic. Tutto sul nuovo Palermo. A Roma con Totti-Cassano e De Rossi…”

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"Emergenza Coronavirus? Come la maggior parte della gente non avrei mai immaginato che potessimo ritrovarci in questa situazione, in una simile pandemia, purtroppo è successo quello che non ci aspettavamo: sempre più persone colpite dal virus, che si tramanda in maniera velocissima e l’unica soluzione è quella di rimanere a casa e di non avere contatti con nessuno. A Milano abbiamo adottato queste regole già da 15 giorni, mia figlia per esempio non va a scuola da un mese circa e io sono uscito solo per fare la spesa, ho anche provato a farmela mandare a casa ma per ora il sistema è del tutto in tilt. Bisogna rispettare le indicazioni che il governo ci fornisce  soprattutto nel rispetto degli altri. Io non ho paura per me stesso, ma per le persone anziane per le quali potrei diventare un vettore. Quindi, ripeto, rimanere a casa è doveroso, oltre che per rispetto e gratitudine nei confronti dei medici e di tutti i sanitari che stanno lavorando senza sosta negli ospedali, anche a tutela delle persone sulle quali il virus può avere effetti più gravi rispetto agli altri. Bloccare tutto nell'universo calcio era una soluzione inevitabile ma è arrivata in ritardo, sia nel calcio che nella vita quotidiana di tutti noi, ma prevedere tutto ciò era difficile. Tra le altre cose il calcio in Italia è sempre l’ultima cosa che in si tende ad interrompere, ma per causa di forza maggiore si è dovuto optare per questa soluzione ed è giusto così. Quando si potrà riprendere non lo so, dipende dall'evoluzione di questa guerra, saranno i risultati e le statistiche a dirci quando e se sarà il caso di riprendere, anche per aiutare la gente a svagarsi e distrarsi un po'. Io mi auguro che questi verdetti confortanti sul piano medico-scientifico prima o poi arrivino e che presto possa ricominciare il calcio e la vita normale. La decisione dell'UEFA di far disputare Atalanta-Valencia di Champions League a San Siro porte aperte? Parlavo di questa sfida stamattina con due miei amici di Bergamo, due procuratori, e loro imputano potenzialmente allo svolgimento di questa gara  la pandemia scoppiata a Bergamo. L'assembramento inevitabile creato dal bagno di folla che ha seguito allo stadio il match è stato sicuramente motivo di contagio per molti bergamaschi - allo stadio c'erano circa 45 mila tifosi -, c'è chi sostiene che i tifosi del Valencia potessero già essere contagiati, perchè il virus probabilmente girava anche in Spagna, quindi col senno di poi era una gara da giocare a porte chiuse, ma ad oggi parlare con il senno di poi non serve a niente. Come ho detto prima, il calcio coinvolge tutta l’Italia e, sia per interessi che ruotano intorno oltre che per lo spettacolo che offre, è sempre l’ultima cosa che si pensa di interrompere".

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