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Napoli, Insigne prove d’addio: “Ora voglio vincere, ci sono offerte irrinunciabili. La verità su Higuain”

NAPLES, ITALY - MARCH 27:  Lorenzo Insigne  during a  SSC Napoli training session on March 27, 2019 in Naples, Italy.  (Photo by Ciro Sarpa  SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)

Le dichiarazioni shock dell'attaccante del Napoli, Lorenzo Insigne: "Mi scoccia arrivare ad un passo dal successo e poi non vincere"

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Lorenzo Insigne fa tremare il Napoli.

Il futuro del talento partenopeo resta ancora tutto da scrivere, con un ventaglio di possibilità che partono dal rinnovo, passano per la semplice permanenza all'ombra del Vesuvio ed arrivano fino alla cessione: sulle sue tracce, in effetti, è gia piombato l'Atletico Madrid, pronto ad offrire al club azzurro ben 55 milioni di euro.

Se da una parte, il tecnico Carlo Ancelotti avrebbe posto il veto, dall'altra lo stesso Insigne, intervenuto ai microfoni de Il Corriere dello Sport, apre ad un clamoroso possibile addio all'azzurro a fine stagione, e non solo: "A 28 anni può capitare un'offerta irrinunciabile, ho dimostrato ciò che valgo è in giro c'è gente che mi stima. Mi scoccia arrivare ad un passo dal successo e poi non vincere".

SCUDETTO PERSO - "Un ferita difficile da suturare, ma bisogna guardare avanti. Ci abbiamo creduto, potevamo farcela e fa male. Come l'eliminazione dal Mondiale a San Siro: sono le sofferenze che mi porto dentro. E' come se in quegli istanti mi fosse crollato il mondo addosso".

INFORTUNIO - "Sto meglio e quasi bene. Ho fatto un differenziato robusto giovedì e un allenamento in gruppo venerdì. Ora resta la rifinitura e poi deciderà Ancelotti. E' chiaro che il pensiero è all'Arsenal. Mi aspetto di affrontare una squadra che ha talmente tanta qualità da non poter scegliere quale sia il migliore. E poi troveremo ritmo, intensità, organizzazione tattica".

EUROPA LEAGUE -"Adesso si aspettano due gare complicate e poi, dovessimo farcela, la semifinale. Non è semplicissimo, non abbiamo paura. Anzi, è il nostro folle desiderio".

HIGUAIN -"Non mi andò giù il suo modo di esultare. La Juventus fu una scelta, libero di prenderla ci mancherebbe, però poi ci siamo incrociati altre volte e mai una volta, mai una dico, che sia venuto a salutarci nello spogliatoio, come pure sarebbe stato naturale fare. Vuol dire, allora, che ce l'aveva anche con noi, con i suoi ex compagni di squadra che lo hanno aiutato a segnar trentasei gol in campionato".