Intervistato da 'Télé Futurs Medias', Kalidou Koulibaly ha parlato della sua soddisfazione per la sua permanenza a Napoli. "Sono già in un grande club, abbiamo lottato per lo Scudetto, ci proviamo ancora, poi ho sempre sognato di giocare la Champions League e spero di giocarla col Napoli. Vedremo quale sarà il mio futuro, ma non ho necessità di cambiare questa vita che è l'ideale per me - ha detto Koulibaly - la mia famiglia sta bene ed i miei amici sono contenti quando vengono, sto davvero bene. Lavorare con Higuain e altri grandi giocatori rappresenta uno stimolo costante - ha spiegato il difensore -, per lavorare ogni giorno di più ed arrivare al loro livello. Cerchiamo di fare degli ottimi allenamenti, con loro è ogni giorno una sfida per arrivare al loro livello".
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Koulibaly: “Ho chiuso due volte il telefono in faccia a Benitez”
Koulibaly racconta il suo arrivo in azzurro e quelle telefonate di Benitez.
Koulibaly ha raccontato un gustoso aneddoto sul suo arrivo a Napoli. "Ero a cena con mia moglie. Ricevo una telefonata da una persona che mi dice 'Sono Rafa Benitez' ed io ho subito pensato ad un mio amico che era solito farmi scherzi, così gli dico 'Dai smettila, non fare queste sciocchezze'. Non prendermi in giro e metto giù. Questo numero richiama nuovamente e ripeto 'non prendermi in giro' e riattacco. Poco dopo mi ha chiamato il mio agente e mi ha detto: 'Guarda che ti sta chiamando Rafa Benitez, l'allenatore del Napoli, rispondi'. Ha richiamato per la terza volta, lui ho risposto e mi sono scusato. Benitez mi ha detto che erano circa sei mesi che era interessato a me e quindi che sarei dovuto andare a Napoli due giorni per vederlo e che c'era la possibilità di giocare nel campionato italiano. Dopo sei mesi è stato di parola, perché pensavo che si fosse dimenticato di quello che mi aveva detto. Invece dopo sei mesi si è presentato con l'offerta per portarmi al Napoli".
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