Il calcio nel Sud Italia vive un momento particolare. Se da una parte c'è il Napoli che vola verso un piazzamento Champions e spera nello scudetto, dall'altra parte l'unica altra rappresentante del Meridione fatica a garantirsi la salvezza. Negli ultimi anni sono venute a mancare compagini che erano diventate punti di riferimento come Reggina, Catania e Lecce, così adesso il ruolo di capitale del calcio del Sud se lo giocano esclusivamente Napoli e Palermo. Questa l'analisi de Il Mattino.
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Il Mattino: “Palermo da incubo, la capitale del calcio del Sud è Napoli”
La cruda istantanea del quotidiano campano a proposito della situazione del calcio nel Meridione.
Il derby del Sud ha già il suo re: non c'è certo bisogno dell'esito della gara di domani sera per capire che è il Napoli ad avere instaurato un qualcosa che somiglia tanto a una dittatura. Le due capitali del Sud affrontano la sfida vivendo momenti diversi, una sogna la scudetto, l'altra vive l'incubo della retrocessione. La geografia del calcio, quasi sempre, è lo specchio economico dei tempi. Un'istantanea, a volte secca e brutale, che ci racconta lo stato di ricchezza e di povertà delle nazioni, delle regioni, delle città. La Campania e la Sicilia: non c'è altra traccia di meridione nella nostra serie A, in attesa che il Crotone completi la grande impresa e vinca il campionato di serie B. La Puglia è senza squadre dal 2012 (il Lecce), la Calabria dal 2009 (la Reggina). Dalla stagione 2013-2014 al fianco del Napoli c'è sempre stata una sola squadra meridionale: il Catania e poi il Palermo. Bisogna tornare poi indietro alla stagione 2003-2004 per trovare nel massimo campionato soltanto due formazioni meridionali (Lecce e Reggina). Prima, col Napoli in serie B, era persino peggio: nel 2001-2002 c'era solo il Lecce, l'anno dopo solo la Reggina. Entrambe adesso precipitate in Lega Pro. Il boom nel campionato 2008-2009 con Catania, Lecce, Palermo, Reggina e Napoli: mai la serie A aveva vissuto una simile esplosione di squadre meridionali.
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