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Valencia-Juventus, la sorella di CR7 lo difende: “Un professionista esemplare, nessuno ti distruggerà”

Valencia-Juventus, la sorella di CR7 lo difende: “Un professionista esemplare, nessuno ti distruggerà”

Il messaggio della sorella di Cristiano Ronaldo, Katia Aveiro, in merito all'espulsione del fratello durante il match di Champions League Valencia - Juventus

Mediagol22

Il verdetto della commissione disciplinare della Uefa riguardante il provvedimento da attuare nei confronti di Cristiano Ronaldo a seguito dei fatti avvenuti nel match di Champions League contro il Valencia arriverà il ventisette settembre.

Nell'udienza fuori dal campo, tuttavia, l'attaccante della Juventus è già salvo e perdonato: in molti, infatti, sui social e non, si sono espressi in suo favore ritenendo non punibile il gesto rivolto nei confronti dell'avversario Jeison Murillo, a cui ha toccato la testa a seguito di uno scontro a palla lontana, mossa che gli è costata l'espulsione al 'Mestalla' a soltanto mezz'ora dal fischio d'inizio.

Anche la sorella dell'ex Real Madrid, Katia Aveiro, tra i tanti, si è schierata dalla sua parte, manifestando la sua opinione attraverso un lungo messaggio, pubblicato sul suo profilo Instagram, rivolto proprio al fratello:

"Ci sono cose che non capirò mai, non è normale difendere ciò in cui credo? Mio fratello? Lo difendo, discuto, è ridicolo che troviate anormale che difenda mio fratello, sì che lo difendo, così come si deve fare. Molto spesso lo faccio in privato ma oggi mi sento di farlo in pubblico perché l'ingiustizia che ha subito è stata pubblica. Molti, in questo mondo, non sanno cos'è l'amore, ma mi batterò contro quelli che fanno del male al mio. Ogni lacrima che ha versato è un dolore nel mio cuore, e anche il mio è ferito. Griderò ad alta voce quello che sento nell'anima (nessuno è obbligato a vedere o ad ascoltare), siete d'accordo o no? Poco me ne importa, lui è tutta la mia vita, sono nata dalla stessa madre e dallo stesso padre, fa male così, fa male l'ingiustizia, e sono preoccupata per un professionista, per un uomo che rispetta il calcio come pochi, per un uomo che dà il cuore per lo sport di cui è il re. E' vergognoso chiedermi di non provare quello che provo (io e migliaia di fratelli anche non di sangue ma che sentono ugualmente la stessa ingiustizia). Difenderò fino alla fine dei miei giorni lui e le persone a me care, abbiamo già pianto e a tutti ha fatto male e quindi mi lamento. Sarò indignata fino a quando passerà il dolore. Mi dispiace ma so solo io ciò che sto provando. Il mio guerriero, il mio combattente, il mio esempio di fratello, figlio, padre e amico ... sei un professionista di un altro pianeta e nessuno ti distruggerà .... rispetto per chi lavora, rispetto per il calcio, rispetto per il professionista ... Firmato la sorella più orgogliosa del mondo".

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