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Sconcerti: “CR7 gioca da solo, non è ancora un giocatore della Juventus. Inter e Napoli…”

Sconcerti: “CR7 gioca da solo, non è ancora un giocatore della Juventus. Inter e Napoli…”

L'intervista al noto giornalista ed opinionista italiano, Mario Sconcerti

Mediagol97

Parla Mario Sconcerti.

Intervenuto nel corso del Live Show di RMC Sport, il noto giornalista ed opinionista italiano, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni relativamente alla sfida vinta ieri sera dalla Juventus sul campo del Parma, concentrandosi in particolare sulla prestazione di Cristiano Ronaldo (ancora a secco dopo tre gare di Serie A), sul livello raggiunto dall'Inter grazie al calciomercato estivo e sulle convocazioni del CT della Nazionale italiana Roberto Mancini.

C'è un aspetto che l'ha convinta più della Juventus questa sera?

"La forza media della squadra, la capacità di controllare una partita non facile contro il Parma, sempre pronto a ripartire. Ho visto una squadra molto forte. Mi ha colpito anche la presenza di Bernardeschi, è lui la novità di quest'inizio di stagione: ha messo in panchina sia Dybala che Douglas Costa".

Su Ronaldo:

"Se c'è una cosa che ha dimostrato è di essere in un territorio neutro. Non è ancora un giocatore della Juve, che ne riesce a fare a meno. Non è un problema di gol e neanche di prestazioni, che sono comunque in crescita: mi sembra che lui pensi il calcio da solo. La Juventus non sa come cercarlo".

L'Inter ha trovato il primo successo della stagione senza Icardi...

"Il mercato ha portato qualcosa in più, l'Inter ha fatto un grande sforzo in estate. La società è andata a prendere i giocatori in grado di segnare anche con giocate individuali come Keita, Politano e Nainggolan. Sono convinto che l'Inter sia tra le prime tre squadre, la metto sullo stesso piano del Napoli".

Le convocazioni di Mancini fanno discutere. Il ct ha convocato Zaniolo che non ha ancora giocato in A quest'anno...

"Perché è un gran bel giocatore e chi sta nel calcio lo sa da un pezzo, non da un mese e neanche da un anno: è un predestinato. È giusto che Mancini veda lui, così come Pellegri".

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