serie a

Juventus, Zoff: “Napoli troppo emotivo. Allegri un fenomeno, può vincere ancora. Buffon e Donnarumma…”

Juventus, Zoff: “Napoli troppo emotivo. Allegri un fenomeno, può vincere ancora. Buffon e Donnarumma…”

Le parole di Dino Zoff, storico portiere di Juventus e Napoli, sul rendimento delle due squadre che si sono date battaglia per la conquista dello scudetto

Mediagol52

Una carriera segnata dai colori del Napoli, della Juventus e della Nazionale Italiana.

Dino Zoff, storico portiere italiano, ha parlato in un'intervista concessa al Corriere dello Sport, esponendo la sua opinione sulla stagione dei ragazzi guidati da Maurizio Sarri: "Napoli vive di emozioni ma non le sa gestire. È emotiva, unica anche per questo. Torino pianifica, si gestisce, è razionale. La Juventus non avrebbe mai perso 3-0 a Firenze. Avrebbe detto: facciamo il nostro dovere e poi vediamo. Quello è stato lo snodo del campionato, ma non mi ha sorpreso".

In seguito, è passato ad analizzare il rendimento dei bianconeri, elogiando anche il lavoro di Massimiliano Allegri: "Non credo sia finito nessun ciclo. I cicli finiscono con una sconfitta, non con una vittoria. E i sette scudetti consecutivi sono la prova che questa è probabilmente la Juventus più forte della storia. La società farebbe bene a tenersi Allegri. Consigli di solito io non ne do, perché non è il mio mestiere, però dopo quello che ha fatto quest’anno credo che perderlo sarebbe un errore grave. Max è un fenomeno, uno così non lo si trova dietro l’angolo. Questo scudetto ha due origini: la forza del gruppo, che lui ha gestito in maniera formidabile valorizzando volta per volta chi gli occorreva, e la superiorità caratteriale rispetto al Napoli. Ottavo scudetto? Non mi stupirei. Specie se resta Allegri".

Infine, impossibile non avere un suo parere su due dei portieri più importanti del nostro campionato: "Buffon? Lasciare è difficile, anche perché a una certa età apprezzi di più quello che fai. Deve decidere lui, per come si è gestito in questa stagione per me può giocarne ancora un paio. L’importante è non farne dei romanzi, perché non è utile per nessuno, soprattutto per un portiere, per il quale la concentrazione è tutto. Guardate Donnarumma, il ragazzino resta un fenomeno, l’eredità è sua. Ma è stata una stagione meno buona e la colpa è di tutto il polverone sollevato l’estate scorsa. Spero solo abbia imparato la lezione. E che gli stiano più vicino".