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Juventus, Chiellini e la frecciata a Insigne: “Noi le finali le giochiamo, loro a casa tristi. Ringrazio gli avversari perché…”

Juventus, Chiellini e la frecciata a Insigne: “Noi le finali le giochiamo, loro a casa tristi. Ringrazio gli avversari perché…”

Le parole del difensore bianconero: "Alla Juventus non devi toccare l'orgoglio. Hanno parlato troppo e festeggiato troppo presto..."

Mediagol7

"Sette sono tanti, sette fila, quattro Coppe Italia, 14 trofei in 7 anni è qualcosa di storico, che non riusciamo neanche a goderci per quanto è grande. Sabato mi auguro che si possa davvero festeggiare tutti insieme un momento storico, un momento magico, e questo ci deve dare ancora di più la forza per i prossimi anni, perché la bellezza di queste vittorie è l'appagamento che ti danno, è qualcosa di unico e ce lo dobbiamo ricordare poi per ritrovare le energie il prossimo anno, che sarà sempre più difficile per vincere ancora".

Lo ha detto Giorgio Chiellini, intervenuto ai microfoni di JTV al termine di Roma-Juventus. Un punto, quello conquistato dalla squadra di Massimiliano Allegri allo stadio Olimpico nel match valido per la trentasettesima giornata di Serie A, che ha permesso ai bianconeri di vincere il settimo scudetto di fila con una giornata di anticipo.

"La Juventus nella storia ha sempre vinto, il segreto è la società, è la famiglia che c'è dietro e quello che viene trasmesso anno dopo anno. Abbiamo cambiato tanto, ma alla fine se il risultato è sempre lo stesso... Alla fine non sono i giocatori attuali, che poi rimarranno nella storia, ma è tutto quello che c'è dietro, la passione ed il sacrificio che viene fatto ogni giorno per raggiungere l'obiettivo. Le vittorie vanno davvero godute. Dobbiamo ringraziare i nostri avversari: quest'anno prima il Var, poi gli arbitri, il bel gioco, poi le finali, i fuochi d'artificio... Alla Juventus non devi toccare l'orgoglio. E quindi adesso noi festeggiamo e gli altri sono casa molto più tristi", sono state le sue parole.

BILANCI -"La prima svolta c'è stata a Genova con la Sampdoria, dopo quella partita abbiamo cominciato a tritare tutto e tutti. Poi è chiaro che dopo la sconfitta con il Napoli in tanti ci avevano già fatto il funerale, come all'andata col Napoli, per dirla tutta, e anche stavolta hanno sbagliato, perché hanno stimolato ancora di più il nostro orgoglio e ci hanno fatto tirare fuori delle energie quando sembrava tutto finito. Commosso no, orgoglioso tanto. Orgoglioso a Madrid, orgoglioso dopo Milano, orgoglioso in questa settimana dove abbiamo vinto a dispetto di tutto e tutti".

OBIETTIVI -"La speranza è di arrivare oltre, il prossimo anno si abbandonerà qualche compagno di tante battaglie, però ora da luglio l'obiettivo sarà quello di vincere ancora, perché sarebbe ancora più bello contro tutto e tutti, perché ci danno sempre per morti, per finiti, vecchi, brutti, di tutti i colori ce ne sono arrivate in questo anno e sarà ancora di più uno stimolo per fare qualcosa. Alla fine io come alcuni dei miei compagni amiamo questa maglia e non è lavoro, non è professione, è qualcosa che ci portiamo dentro a casa, per cui viviamo. Quella settimana vissuta da fuori era il modo per sentirmi vicino alla squadra, in pace con me stesso. Poi anche solo essere lì a condividere quei momenti con i compagni, pur non potendo scendere in campo, è stata una cosa che ci tenevo, che mi rimarrà dentro a prescindere dalle partite che ho fatto, quelle emozioni finali, di quel secondo tempo, sono comunque qualcosa che mi porterò dentro anche nei prossimi anni".

LA FRECCIATA - Infine, ai microfoni di Premium Sport, Chiellini ha mandato una vera e propria frecciata al Napoli e all'attaccante azzurro, Lorenzo Insigne. "Nella vita ci vuole rispetto. Quando si manca di rispetto poi si pagano le conseguenze. Hanno parlato troppo e festeggiato troppo presto. Adesso festeggiamo noi e parliamo noi, noi siamo stati zitti nel momento in cui dovevamo stare zitti. Ma adesso ce la godiamo meritatamente. Noi le finali le perdiamo perché le giochiamo. Gli altri invece decidono di uscire ai sedicesimi, agli ottavi... è questa la differenza. La vita va avanti, ma quando si manca di rispetto bisogna fare un passo indietro e chiedere scusa. Così non è stato e noi vinciamo...", ha concluso.