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Curiosità, confermata la condanna di 4 anni e 8 mesi allo stalker di Quagliarella: il poliziotto…

Curiosità, confermata la condanna di 4 anni e 8 mesi allo stalker di Quagliarella: il poliziotto…

È stata confermata la condanna in primo grado a Raffaele Piccolo, ex agente della polizia postale che infamò e ricattò Fabio Quagliarella durante la sua permanenza a Napoli

Mediagol22

La Corte d’Appello di Napoli ha confermato la condanna in primo grado per Raffaele Piccolo.

L'ormai ex agente della polizia postale, da quasi otto anni, ha a che fare con la giustizia per aver reso la vita impossibile all'attaccante Fabio Quagliarella e non solo. Il calciatore della Sampdoria, infatti, conobbe l'imputato durante la sua permanenza al Napoli quando, a seguito di una intrusione su Messenger, tramite un amico comune, il titolare di un negozio di telefonini di Castellammare, si rivolse a lui, che gli risolse il problema. I contatti tra i due, tuttavia, non finirono lì, in quanto Raffaele Piccolo iniziò a chiedere al giocatore autografi, magliette, biglietti per lo stadio ed altri favori, ricattandolo anche con false accuse a partire dal momento in cui egli si fosse rifiutato.

Oltre venti lettere infamanti, in cui il centravanti veniva accusato di frequentare ragazzine e camorristi infatti, furono spedite al quartier generale del Napoli, mentre altre - contenenti minacce rivolte direttamente ai suoi familiari - vennero inviate al giocatore stesso. L'ispettore Raffaele Piccolo offriva il suo aiuto all'amico, facendogli firmare false denunce e facendo così in modo che nessuno indagasse sulla questione, ma soltanto quando Fabio Quagliarella nel 2010 decise di rivolgersi direttamente alla polizia partenopea le indagini iniziarono davvero, e presto condussero all'agente della postale.

Quando i fatti vennero alla luce, il capitano della Sampdoria, originario di Castellammare di Stabia, era ormai lontano dal club di Aurelio De Laurentiis: la permanenza del centravanti tra gli azzurri durò soltanto un anno, come rivela lo stesso protagonista della vicenda, soprattutto a causa delle pessime voci che circolavano su di lui e che condussero i vertici della società ad affrettarsi a venderlo alla Juventus.

Raffaele Piccolo a febbraio del 2017 è stato condannato a quattro anni e otto mesi di reclusione per aver infamato e ricattato Fabio Quagliarella ed altri professionisti, tra cui anche il cantante Guido Lembo. La sentenza in primo grado è stata confermata ieri dalla Corte d'Appello di Napoli.