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Biffi-Mediagol: “Calcio e Coronavirus, ho la mia idea. Vi dico tutto sul nuovo Palermo e Pergolizzi. Mie punizioni? Svelo il gol più importante”

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"Perché è sfumato il mio possibile approdo nel nuovo Palermo targato Hera Hora? In questo particolare momento la società doveva fare delle scelte legate a un discorso di rinascita e di rilancio del club a livello generale. Si è preferito puntare su personalità che probabilmente su ritenevano più opportune e idonee alle esigenze attuali, uomini come il direttore sportivo Castagnini e l'amministratore delegato Sagramola. Quest'ultimo era già stato a Palermo da dirigente e quindi sapeva già come funzionava il tutto sotto l'aspetto societario. Io non ho perso ancora la speranza, la mia ambizione è di poter entrare, un giorno, a far parte della società che è stata per me la vita e alla quale ho dato tutto me stesso. La speranza c'è sempre, poi è normale che come posso sperare io ci sono anche tanti altri ex che ci credono. Il perché non sia stato direttamente contattato dalla nuova società non lo so. Io ho avuto la fortuna di conoscere Mirri quand'era ragazzo perché frequentavo Ferruccio Barbera che faceva parte della società, quindi ho avuto anche modo di conoscere ed incontrare l'attuale patron rosanero insieme a Di Piazza. Non voglio fare un discorso di retorica ma tutti conoscono il mio passato calcistico ed umano a Palermo,  parliamo di un passato che mi ha forgiato e permesso di crescere come uomo a prescindere dai risultati ottenuti sul campo. In pochi possono capire cosa significhi portare addosso quei colori, ci sono stati tanti ragazzi anche molto più capaci di me  sul piano squisitamente tecnico che sono durati il tempo di una stagione o due, questo credo sia un aspetto piuttosto eloquente. Struttura dell'attuale dirigenza rosanero? Parliamo di profili capaci che sono stati in grado di costruire una squadra dal nulla e in ritardo, rinascere da zero, creando staff tecnico, allenatore e scegliere i giocatori,  in un momento in cui le altre squadre avevano già praticamente concluso il ritiro e si preparavano alla Coppa Italia non è stato per nulla semplice. Sagramola e Castagnini sono persone stimate non solo dai palermitani o da coloro che tifano Palermo, ma anche da chi come me è attualmente fuori al contesto odierno di Palermo città. Hanno svolto un lavoro veramente importante, l'ambiente aveva bisogno di questi personaggi per accorciare i tempi e costruire una squadra in grado di poter dare soddisfazione ai tifosi. Seguendo le vicissitudini della squadra mi sono reso conto che la gente storce un po' il naso per il discorso concernente l'estetica del gioco, non dimentichiamoci però che più vai su con le categorie più rischi di trovare squadre che quando devono affrontarti lo fanno come fosse la partita della vita. C'è chi dà l'anima e si fa il mazzo per mettere in difficoltà una squadra blasonata come quella rosanero, per poi arrivare alla domenica successiva e magari perdere facilmente contro una compagine di pari livello. Questo è un merito anche per chi sta guidando la squadra a livello tecnico, Rosario Pergolizzi, e per i ragazzi che stanno dando l'anima per cercare di uscire da questa categoria. Il discorso riguardante lo schieramento obbligatorio degli Under esula dal professionismo, giusto fare giocare i ragazzi giovani che meritano, ma farlo solo perché te lo impone qualcuno a mio avviso non è un principio corretto nel calcio. Adesso spero che la situazione si concluda nel migliore dei modi, avevo programmato anche la mia visita a Palermo nel momento in cui la promozione sarebbe stata in dirittura d'arrivo, ma con l'emergenza Coronavirus sono stato costretto a posticipare a data da destinarsi il mio arrivo in città".

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