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Imborgia-Mediagol: “Palermo top per Lucca, retroscena e futuro. Budget e mercato per vincere in C, la mia idea su Mirri e Pergolizzi. Castagnini, Sagramola e i top club…”

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"Le effettive potenzialità di Lorenzo Lucca? Lui fa parte della categoria degli inconsapevoli: non sa dove è, non gli importa. Dei suoi margini di crescita attualmente inesplorabili ne parlavo oggi col ds del Palermo. Lorenzo non avverte mai tensioni o pressioni particolari prima di una gara importante, lui pensa soltanto: oggi gioco e faccio gol. Castagnini e io abbiamo avuto un altro giocatore così, Radja Nainngolan. Chiaramente non sono paragoni tecnici, sono solo caratteriali: hanno lo stesso tipo di approccio alla partita, la vivono con disincantata superficialità nell'accezione più positiva del termine. Lucca l'ho scelto io, l'ho visto e l'ho cercato. Aveva un altro agente, ci ho parlato, ne ho ottenuto la procura e adesso me lo sto coccolando. Avevo bisogno di una squadra, parlo in maniera professionale adesso non fraintendetemi, che mi permettesse di liberarlo dal Torino perché il ragazzo non voleva firmare il rinnovo del contratto con il club granata. Il Palermo come club e contesto aveva le migliori caratteristiche. Castagnini è un intenditore, conosceva il giocatore e ci siamo trovati. Questo non vuol dire che il percorso in rosanero di Lucca dura solo qualche mese perché non è così: c'è un impegno verbale tra il Palermo e Lucca in ottica futura. Perché il club rosa ha bisogno di giocatori con questo tipo di percorso e Lucca ha bisogno di una società in crescita che gioca in uno stadio come il Barbera. Quando  abbiamo fatto l'operazione gli ho detto "Ricordati che sei un fortunato, io da palermitano ed ex calciatore non ho mai avuto il piacere di giocare da protagonista con questa maglia alla vecchia "Favorita". Tu invece avrai la possibilità di giocare in un posto in cui tutti, quando hanno la gioia di giocare, desiderano fortemente continuare a farlo, quindi meritati questa opportunità e goditi questi momenti". Lucca aveva tante pretendenti in Lega Pro e aveva anche la possibilità di giocare in Serie B. Il Torino si è imputato e non era disposto ad avallare operazioni con altri club professionistici, c'era in corso un testa a testa tra il ragazzo ed il club granata sui termini del prolungamento del contratto. Di fatto il giocatore veniva liberato solo a condizione che andasse a giocare tra i dilettanti. Ma Palermo, al netto di ogni categoria, non è certo un club assimilabile all'universo del dilettantismo  con il pubblico che ha, la storia e la tradizione che lo contraddistinguono nel panorama calcistico nazionale".