"di Daniele Castelli
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Manchester City, Daspo un tifoso di 58 anni: il gol di Sterling e quella frase razzista…
Il Manchester City ha condannato un tifoso a cinque anni di Daspo per gli insulti razzisti rivolti nei confronti di Raheem Sterling
La grande risposta del Manchester City.
Una delle piaghe che più sta affliggendo il calcio moderno è certamente quella del razzismo sugli spalti, che ormai da troppo tempo, con insulse e becere manifestazione di intolleranza continua a macchiare l'atmosfera in seno allo sport più seguito e affascinante del mondo. Istituzioni, leghe e federazioni nel mondo dello sport, unitamente al contributo di tutti i club professionistici, stanno lottando con sinergia e pervicacia con l'obiettivo di sradicare definitivamente ogni forma di discriminazione, adottando misure di estremo rigore per allontanare dagli impianti sportivi i soggetti che si rendono protagonisti di tali deplorevoli condotte.
Un provvedimento esemplare è stato adottato dal Manchester City, che recentemente ha individuato un tifoso accusato di aver utilizzato un linguaggio razzista contro Raheem Sterling, autore della rete del 2 a 1 durante il match contro il Bournemouth. Come riportato dal Sun, Ian Baldry, 58 anni, ha ammesso la sua colpevolezza ricevendo un Daspo di cinque anni: il tifoso inoltre dovrà svolgere 200 ore di lavori socialmente utili. Il suo comportamento era stato già denunciato in passato da altri tifosi.
Baldry si è subito dichiarato colpevole, affermando paradossalmente che Sterling era il suo giocatore preferito. Il suo legale, Tahir Ayub, è così intervenuto subito dopo la condanna: "Si è reso subito conto dell'errore e delle sue parole immediatamente dopo averle pronunciate. Durante il suo colloquio con la polizia si è scusato e ha mostrato rammarico per il suo gesto. Sterling è uno dei suoi giocatori preferiti, mi ha confermato che avrebbe abbracciato e baciato Sterling dopo quel gol".
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