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Venezia, tifosi contro Tacopina per le nuove maglie: “Sciopero del tifo da domenica prossima”

Venezia, tifosi contro Tacopina per le nuove maglie: “Sciopero del tifo da domenica prossima”

Può un piccolo numero stampato sulle maglie rovinare un rapporto frutto di due promozioni consecutive dalla D alla B? E' quello che sta succedendo a Venezia dove i tifosi sono sul piede di guerra dopo la presentazione delle nuove divise.

Mediagol3

Un numero, un piccolissimo numero stampato sulle divise e che occupa appena pochi centimetri.

E' bastato questo dettaglio a rovinare il clima d'entusiasmo che si respirava a Venezia dopo le due belle promozioni dalla D alla B ottenute dalla premiata ditta Perinetti-Tacopina. Il numero 110 impresso sulle nuove maglie per celebrare la nascita del Venezia Football Club nel 1907 non è andato giù al gruppo ultras, "Curva Sud VeneziaMestre 1987" che riconosce come unica data di nascita il 1987, quando le squadre di Mestre e Venezia furono fuse da Zamparini in un unico club (tra l'altro scatenando le più roventi polemiche).

Le proteste di 30 anni fa però furono superate dalla storia e oggi la Curva Sud del Venezia rivendica l'appartenenza a due città e a due storie contemporaneamente, quella del Venezia FC, ma anche quella dell'Unione Sportiva Mestrina e quel numero sulle maglie sembra in qualche modo voler ricondurre l'attuale società soltanto alla più celebre delle due squadre per fini di mero marketing.

La Curva Sud, il cuore del tifo del Penzo, ha affidato a un comunicato apparso su Facebook, oltre che ad alcuni striscioni, il suo appello alla società affinché quel numero 110 venga rimosso immediatamente. Le nuove divise stagione 2017-2018 sono semplicemente il frutto di un pessimo lavoro estetico, ma soprattutto morale. La SUD unita e compatta RIPUDIA quel "110" ed onestamente non comprende cosa, ma soprattutto chi rappresenta. Credevamo che "l'era Zamparini" fosse morta per sempre! Invitiamo la società a modificare la divisa onde evitare di cominciare la stagione col piede sbagliato, ovvero senza il supporto della propria curva, nata (come questa squadra) nel 1987.

Lo stesso patron del Palermo ha ammesso di essersi amaramente pentito di quella fusione che scatenò proteste veementi da parte dei tifosi di entrambe le squadre, da sempre rivali. "La fusione tra Venezia e Mestre è stata la più grande fesseria che abbia commesso da quando ho fatto la pazzia di entrare nel calcio - aveva detto Zamparini nel 2012 -. Se tornassi indietro non rifarei mai più quell'operazione, questo è poco ma sicuro. Non conoscevo assolutamente la realtà sportiva veneziana, in pochi mesi non avevo capito quanto profonda fosse la rivalità tra le tifoserie del Venezia e del Mestre. Andai avanti per la mia strada, non ascoltai nessuno. L’operazione sul piano economico e logistico aveva un senso, non lo aveva vivacchiare con due squadre in serie C/2. Non si possono però unire interisti e milanisti, laziali e romanisti. La rivalità che esisteva allora tra le due tifoserie di Venezia e Mestre era sugli stessi livelli, ma me ne pentii dopo un giorno".

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LA RISPOSTA DEL CLUB - Non si è fatta attendere la risposta della dirigenza del club della Laguna, che ha cercato di riconciliarsi coi tifosi con un comunicato apparso sul sito ufficiale. "La società Venezia FC, preso atto delle rimostranze espresse da una parte della tifoseria, intende precisare quanto segue. Il Venezia FC ha a cuore tutti i propri tifosi. Il 14 dicembre 2017, festeggerà il suo 110 compleanno. Questa società raccoglie l’eredità del Venezia Foot Ball Club nato nel 1907, dell’Unione Sportiva Mestrina nata nel 1929 ed è il risultato della fusione avvenuta nel 1987. Dal 26 giugno 1987 i colori del club sono arancio-nero-verdi e questi tutt'oggi sono i colori del Venezia FC. La patch “110” inserita nelle maglie gara 2017-2018 racchiude tutto questo, è un elemento celebrativo che ha come unica intenzione quella di sottolineare il glorioso passato ereditato dal venezia FC, che ha radici profonde e che nel corso di oltre un secolo di storia ha subito trasformazioni che l’hanno portato ad essere quello che oggi è: la realtà calcistica veneziana che rappresenta tutto il territorio veneziano, la parte insulare e la terraferma. La storia del club inconfutabilmente inizia nel 1907 e quindi nel corso di questa stagione sportiva celebreremo tale ricorrenza e non comprendiamo come ciò possa essere interpretato diversamente".

La Curva Sud però continua la sua protesta ed ha annunciato che non verrà acquistato un solo abbonamento da parte dei gruppi organizzati fino a che quel numero non sarà cancellato dalle maglie. "In una riga ripercorrete la storia, in quella successiva volete sbandierare l'inclusione intera di un popolo, due città, una provincia, e poi? Festeggiate solo i 110 anni... siete una contraddizione fatta a società calcistica. Andate a prendere in giro qualche tifoso nello stato del Maine, piuttosto che della Florida, non noi!" recita uno degli ultimi post della tifoseria organizzata con un chiaro riferimento alle origini statunitensi del patron Joe Tacopina.

A chiarire ulteriormente la dura protesta della Curva Sud VeneziaMestre 1987 contro le nuove maglie è stato lo stesso gruppo ultras con l'ennesimo messaggio rivolto alla società a cui ha preannunciato l'assenza del tifo organizzato nella prossima partita contro il Pordenone: “La Curva Sud VeneziaMestre 1987 comunica che domenica in occasione della partita casalinga con il Pordenone NON sarà presente in curva. Non saranno esposti gli striscioni, e non ci sarà il consueto tifo ed appoggio alla squadra. Questa situazione proseguirà per tutta la stagione 2017-18, finchè non verrà tolto dalla maglia quel numero INFAME. Tutta la società, può però rimanere serena, sia in casa (soprattutto con la pioggia e il clima invernale) che in trasferta (particolarmente al sud) potrà fare affidamento sulle migliaia di persone che in queste ore, forti di una tastiera, perennemente assenti, si tramuteranno da leoni da tastiera a veri tifosi, che seguiranno la squadra fino in capo al mondo. La Curva Sud, per anni 30 così ha fatto, e la moneta di ringraziamento è stata questa... Siamo felici di essere stati rimpiazzati da questo popolo che scrive e scrive, certi che ora siano pronti a macinare chilometri per voi, cantare, fare coreografia (beneficenza...) e far impallidire le migliori tifoserie d’Europa quando le telecamere di Sky inquadreranno il nostro settore a Bari pieno fino all’orlo. In bocca al lupo grandi leoni, commentate pure, scrivere è semplice, fare sacrifici per un ideale un po’ meno …in bocca al lupo società, vi attende un calore umano che al confronto delle temperature di oggi sarà nulla!”