Lo studio coinvolge ogni anno 10000 tifosi, 5000 per il girone di andata, altrettanti per quello di ritorno, ripartiti secondo i parametri sociodemografici della popolazione italiana dai 14 anni in su.
statistiche
Palermo, crollo dei tifosi: da medio-grande a medio-piccola della Serie A. In 9 anni perso il 50% dei supporter
Le interviste telefoniche vengono svolte con il collaudato sistema CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da intervistatori specializzati e ad ogni intervistato viene chiesto se tifa per una o più squadre della Serie A.
La ricerca di mercato ha constatato che nella maggior parte dei casi una squadra "grande" viene abbinata ad una "provinciale" dagli intervistati. Per questo motivo i supporter sono stati divisi in quattro categorie:
Mediamente per oltre il 90% sono uomini, e la loro incidenza nelle diverse fasce d'età è inversamente proporzionale alla fascia d'età stessa (a partire dai ventenni).
Sono presenti tutti i ceti sociali, con una leggera sovra-rappresentazione di quelli inferiori.
Tutti gli Ultrà appartengono a questa categoria, ma, complessivamente, sono comunque solo una minima componente. Il fenomeno ultrà, ovviamente, merita uno studio approfondito a parte.
Questa categoria raccoglie anche molti ex "duri e puri" che si sono allontanati dalle "curve" (o, quanto meno dall'assiduità allo stadio) o perché "disgustati" dallo stadio stesso (inteso come entità complessiva: struttura, tifosi, controlli, ecc.), o per motivi lavorativi o familiari.
Tra le fasce di età c'è una forte incidenza di quella 30-40 anni. Per quanto riguarda la classe economica l'appartenenza è abbastanza trasversale nell'ambito della classe media, dalla medio-superiore alla medio-inferiore. Spesso vanno allo stadio con i figli. Le donne sono una presenza marginale.
Spesso abbinano una squadra del territorio ad una "grande".
Per gli uomini questa categoria attraversa trasversalmente tutte le fasce d'età e tutti i ceti sociali. Le donne sono circa ¼. Tra loro prevalgono i ceti medi, nelle diverse sfumature.
Gli occasionali, come si legge su ricerchedimercato.it, si dividono a loro volta in quattro tipologie:
Sono una minima parte, in genere appartenenti alla classe media e medio-superiore, per oltre 1/3 donne.
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