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Serie A, Top e Flop 5 delle “altre” del campionato: da Belotti a Kalinic, passando per Immobile

Mediagol40

Di seguito, invece, i calciatori dal rendimento più sorprendente in questo inizio di campionato.

TOP 5

Belotti - Il Gallo non vuole smettere di cantare. Se non fosse stato penalizzato dai guai fisici a quest'ora chissà quante altre volte avrebbe potuto esultare. Che fosse un prospetto interessante lo si era visto già a Palermo, ma che potesse arrivare a questi livelli in così poco tempo non era facile da prevedere. Stupisce per la fame, sembra davvero mangiarsi il campo con la frenesia e la forza con cui cerca il goll. Indiscutibilmente il miglior centravanti italiano.

Sanchez - Un colpo intelligente di Corvino, che ha preso questo trentenne colombiano quando la sua carriera sembrava ormai destinata a non incrociare mai la Serie A. Dopo Uruguay, Francia, Spagna e Inghilterra è sbarcato a Firenze facendosi subito apprezzare, non solo per la vistosa capigliatura. Polmoni e qualità, una vera e propria diga che non si fa pregare quando c'è da provare l'inserimento. La Fiorentina dovrà riscattarlo obbligatoriamente al raggiungimento del 50% delle presenze, di questo passo non ci vorrà molto.

Immobile - Dopo Dortmund e Siviglia, dopo i guai fisici del ritorno a Torino, Ciro aveva proprio bisogno di una nuova avventura in cui ricominciare da quello che gli riesce meglio: fare gol. Ad oggi sono 4, senza contare quelli con la maglia della nazionale. Un patrimonio per il calcio italiano, che ha bisogno di una punta in grado di vedere la porta con questa facilità. Inzaghi gli ha cucito addosso una Lazio a trazione anteriore, lui ringrazia e non si ferma. Altro che immobile.

Gamberini - Qualcuno lo dava per bollito, lui un po' alla volta si è ritrovato ed è tornato ai livelli di Firenze, quando era considerato uno dei migliori difensori italiani. Troppo presto accantonato dalle big, il suo apporto è decisivo per i successi del Chievo. Lui, come Sorrentino, Dainelli, Gobbi e gli altri vecchietti terribili stanno dimostrando che inseguire i giovani stranieri a tutti i costi forse aiuterà il fatturato, ma per fare i punti l'esperienza e la professionalità fanno la differenza.

Defrel - Ti aspetti Berardi e ti ritrovi super Defrel. Chi pensava che il Sassuolo fosse dipendente dagli umori del suo più fulgido talento si sbagliava. Senza l'esterno calabrese, fuori dalla seconda giornata, la squadra di Di Francesco si è aggrappata a Defrel. L'ex Cesena ha ripagato con gol a grappoli e grandi prestazioni. Con 4 reti in campionato e 3 in Europa League ha già eguagliato lo score dell'intera scorsa stagione. Decisivo.

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