Il senatore Carlo Vizzini intervistato in esclusiva dalla redazione di Mediagol.it ha parlato della finale di ieri sera tra Inter e Palermo. Protagonista in tribuna autorità, il senatore della Repubblica ha dato la chiave di gioco della sconfitta contro i nerazzurri"Se lInter è una corazzata di livello mondiale, il Barcellona e il Manchester United che si sono affrontate in finale di Champions League sono marziani. Noi non abbiamo capito che questa partita dovevamo ammazzarla nei primi venti minuti, in cui abbiamo avuto lopportunità per farlo perché eravamo padroni del campo. Così facendo avremmo chiuso tutti i disegni di chi voleva che la finale di Supercoppa Italiana a Pechino fosse tra Inter e Milan perché in mondovisione la vedono tutti, mentre Milan-Palermo non lavrebbero vista gli stessi telespettatori. Abbiamo commesso questo errore di ingenuità, che nel calcio si paga, siamo stati padroni del campo ma abbiamo sbagliato sempre davanti la porta e abbiamo preso gol. Nel secondo tempo anche larbitro è stato impegnato a prendere le misure al Palermo, perché se non era rigore quello di Chivu su Hernandez, che ho rivisto due volte alla moviola che avevo a portata di occhio da dove la vedevo Ci mancava solo che gli sparasse, se per dare un rigore bisogna che si spari ad un giocatore bisogna che si cambi il regolamento. Il Palermo comunque ha continuato a fare la sua partita e quando ha segnato il gol del 2-1 di Munoz, larbitro ha iniziato a fischiare falli nella metà campo del Palermo perché il problema era non farci arrivare davanti la porta dellInter e poi lì i giochi erano chiusi. Noi paghiamo un prezzo di ingenuità di una squadra giovane prosegue Vizzini - che produce gioco ma non sempre segna, con una difesa che conosciamo, commette qualche errore. Alla fine io sono rimasto alzato con la mia sciarpa rosanero mentre i giocatori del Palermo venivano premiati per dire bravi a loro, hanno onorato la maglia. Penso che lInter questa partita lavrebbe potuta vincere anche in 11, senza larbitro che ci ha negato il rigore, perché è tecnicamente più attrezzata di noi e credo che questo debba servire da lezione per pensare che una società di calcio che sta tra le prime 7-8 squadre italiane deve avere una struttura in cui cè un direttore sportivo, chi si occupa dello spogliatoio, chi tiene i rapporti tra lallenatore e il presidente. Non può più essere una cosa per cui il lunedì con una dichiarazione o intervista di Zamparini a qualche radio si disegnano i destini dellallenatore o dei giocatori perché in questo modo non andremo da nessuna parte. Io ero seduto in seconda fila dietro tutti i papaveri del calcio italiano, che allinizio erano terrorizzati dal calcio del Palermo, si guardavano con lo sguardo smarrito, e poi quando le cose si sono messe a posto si davano segnali di rassicurazione. Era tutto in programma continua -, io ho detto alla persona che avevo accanto allo stadio Tra un quarto dora ci espelleranno qualcuno, perché avevo capito che la strada era questa. Poi hanno espulso anche Rossi, colpevole di aver chiesto allarbitro se avrebbe fatto recuperare i minuti che i giocatori dellInter sta perdendo buttandosi a terra. Thiago Motta - conclude Vizzini a Mediagol.it - è stato colpito dal pallone in testa e sembrava che fosse morto, io mi sono rivolto al mio vicino e gli ho detto Questo non può avere arrecato nessun danno alla testa per mancanza delloggetto del male, quindi perché si butta a terra?. Ovviamente lo facevano per perdere tempo. Sono un po avvelenato, mi dispiace.
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Vizzini a Mediagol:”Ecco cosa non ha funzionato”
Il senatore Carlo Vizzini intervistato in esclusiva dalla redazione di Mediagol.it ha parlato della finale di ieri sera tra Inter e Palermo. Protagonista in tribuna autorità, il senatore della.
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