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VERSO REGGINA-PALERMO Amaranto con lacqua alla gola ma… cuore impavido

di Roberta Siino Per il Palermo di Ballardini non sarà facile la gara di questa domenica, quinta del girone di ritorno del campionato di serie A, al “Granillo” contro la Reggina di.

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di Roberta Siino Per il Palermo di Ballardini non sarà facile la gara di questa domenica, quinta del girone di ritorno del campionato di serie A, al “Granillo” contro la Reggina di Nevio Orlandi, come evidenziato dallo stesso Ballardini ieri in conferenza stampa. La compagine calabrese, nonostante l’ultima posizione in classifica, è una squadra ostica da affrontare, che ha nell’agonismo, nella volontà e nella tenacia dei suoi uomini, i suoi punti forza. In questa stagione la Reggina, dopo l’insperata salvezza del campionato scorso, è stata nuovamente affidata a Nevio Orlandi, fautore della cavalcata per rimanere in serie A (che i calabresi hanno portato a termine con una giornata d’anticipo, grazie a tre vittorie consecutive, rispettivamente contro Parma, Catania ed Empoli). Ma anche questo campionato non è iniziato nel migliore dei modi, tanto che a dover pagare le conseguenze della mancanza di risultati è stato - come è d’abitudine in questi casi - l’allenatore, esonerato dal presidente Foti il 16 dicembre 2008. Al posto di Orlandi, subentra Giuseppe Pillon che non riesce a far uscire gli amaranto dalle zone calde e basse della classifica di serie A. Così, dopo tre sconfitte consecutive contro Lazio, Siena e Chievo Verona, Pillon il 25 gennaio scorso viene esonerato e al suo posto ritorna lepurato Orlandi. Scena che si era già ripetuta la passata stagione quando il presidente Foti aveva dato vita alla girandola di panchine prima fra Ficcadenti e Ulivieri, quindi da Ulivieri a Orlandi. Il ritorno dell’Orlandi bis sulla panchina dei calabresi ha avuto fin qui esiti contraddittori. Dal punto di vista della classifica la squadra non sembra aver effettuato il cambio di rotta sperato: la Reggina si trova sempre in fondo con 16 punti, frutto di 3 vittorie, 7 pareggi e ben 13 sconfitte e con 20 reti segnate e 41 subite, risultando la difesa più perforata della serie A. Bisogna dire però che i numeri sopra citati non rispecchiano per niente il gioco espresso dai calabresi. Basti ricordare, il pareggio ottenuto con la Roma di Spalletti, anche se gli amaranto erano riusciti a passare in vantaggio per 2-1, e quello ottenuto a San Siro contro il Milan, grazie ad una rete siglata da Davide Di Gennaro, centrocampista cresciuto nelle giovanili rossonere e che a poco a poco si è guadagnato il posto da titolare nella compagine di Orlandi, complici anche alcuni infortuni dei compagni di squadra (vedi Ciccio Brienza). Ma oltre al centrocampista milanese, ci sono altri giovani di belle speranze che stanno sfruttando a pieno la voglia di rivoluzione apportata dal tecnico calabrese (che ha addirittura abdicato allabituale difesa a quattro, per passare ad un più dinamico 3-5-2). Stiamo parlando del terzino esterno sinistro Andrea Costa, che sulla fascia di cometenza sta via via prendendo sempre più i galloni da titolare (quelli che furono dei Modesto e degli Aronica) a soli 22 anni. E ancora del centrocampista reggino doc Antonino Barillà: un ventenne tutto grinta e con buona tecnica di cui sentiremo parlare a lungo, perchè ha le carte in regola per diventare un nuovo Gattuso. E poi cè il talentuoso venticinquenne esterno di fascia Alessio Sestu che ha disputato delle gare davvero al di sopra della sufficienza. Sommati ai Barreto, ai Cozza (oggi assente per squalifica), ai Corradi queste giovani leve costituiscono il nerbo della nuova Reggina. La squadra amaranto insomma non è da sottovalutare, lo ha ripetuto anche il presidente del Palermo Maurizio Zamparini. E vero che fra le mura amiche ha ottenuto soltanto dieci punti in undici incontri. Ma è proprio davanti al proprio pubblico che la Reggina vorrà ottenere il pass necessario per non retrocedere in B. Ecco perché Liverani e compagni dovranno affrontare i calabresi con la giusta attenzione e concentrazione, per poter finalmente cominciare ad ottenere qualche punto in più lontano dal Renzo Barbera.