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VERRE: “CONTRO IL VARESE DOVEVAMO INSISTERE COI TIRI DA FUORI. BELOTTI SI SACRIFICA MOLTO. E SULLA ROMA..”

di Claudio Scaglione Quando una squadra in sofferenza viene trainata dalle geometrie e dalla capacità di far ordine proprie di un giovanissimo centrocampista, la cosa è indicativa:.

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di Claudio Scaglione Quando una squadra in sofferenza viene trainata dalle geometrie e dalla capacità di far ordine proprie di un giovanissimo centrocampista, la cosa è indicativa: vuol dire che quel ragazzino lì vale, e non solo dal punto di vista qualitativo, ma anche sotto l’aspetto della mentalità. Il mediano rosanero, Valerio Verre, ha solo 19 anni, ma ha già sviluppato capacità non indifferenti: la leadership, prima di tutto, e la non arrendevolezza fanno di lui un pilastro, cui mister Iachini non può far certamente a meno. E tu, Valerio, come la pensi? "Io cerco di dare il mio apporto alla squadra, di dare il massimo e ringrazio tutto l’ambiente, il mister per la fiducia concessami. Il mister durante la settimana ci osserva, vede i nostri movimenti, come giochiamo e come ci muoviamo in campo. È lui che decide come giocare e chi far giocare. A quanto pare, per ora, l’ho convinto". L’hai convinto perché ti sei dato da fare nel corso degli allenamenti e aspetti di questo genere non vengono sottovalutai da Giuseppe Iachini. A proposito cosa ne pensi del tecnico originario di Ascoli Piceno? "Iachini ci dà forza, ci dà coraggio, non fa altro che chiederci di provare e tentare anche le cose che non sempre ci riescono. L’importante è crescere giorno dopo giorno, passo dopo passo. Sono venuto a Palermo e subito tutti mi hanno fatto sentire a mio agio, io penso di poter fare bene e spero di conquistare la Serie A a fine stagione: al momento non voglio parlare di altro, tutto il resto è prematuro. Sono giovane e ho voglia di imparare, crescere e migliorare". La sfida casalinga contro il Varese ha messo in evidenza un particolare sostanziale: ogni squadra che affronta il Palermo si concentra tantissimo sulla fase difensiva, chiudendo ogni spazio e stringendo le marcature. Quale sarebbe stata la contromisura per sbloccare il risultato sabato scorso? "Come ha anche detto il mister, sarebbe stato opportuno forzare più volte il tiro dalla distanza. Nel corso della settimana ormai Iachini ci fa provare tante volte la conclusione da fuori, proprio per risolvere queste situazioni qui. Io mi sono trovato contro il Varese nella possibilità di tirare e l’ho fatto senza remore. Ma adesso guardiamo alla partita di Avellino con lo spirito giusto, affrontiamo una squadra che ha fatto bene e l’ha dimostrato in parecchie occasioni". Sarà una sfida dura quella del Partenio, tu come pensi di affrontarla la squadra irpina? "A me piace giocare senza palla, inserirmi, creare gli spazi giusti: cercherò di fare questo nel lunch-match di domenica. Come squadra dobbiamo migliorare i movimenti senza palla, attaccare gli spazi e applicare quello che ci chiede il mister ogni giorno. Grazie al prezioso lavoro di Iachini stiamo lavorando molto sugli automatismi. Giornata dopo giornata si vedranno i risultati". Sei uno dei giovani che più si son messi in mostra in questo avvio di campionato. Insieme a te certamente anche il compagno Andrea Belotti che è riuscito ad essere incisivo nonostante il ristretto minutaggio concessogli. Che giocatore è per te? "Belotti ha giocato poco, ma ha fatto due gol e un assist, è bravo ed è la dimostrazione che attraverso il lavoro arrivano i risultati. Lui si allena ogni giorno con un grandissimo spirito di sacrificio. Per noi tutti, l’obiettivo è quello di fare bene con il Palermo e raggiungere la Serie A: per questo non ho obiettivi personali di nessun tipo. Io vorrei giocare ma so che la categoria è difficilissima: mi alleno ogni giorno per crescere". Ultima chiosa sulla Roma, club che, insieme all’Udinese, detiene il tuo cartellino: come lo vedi questo inizio scoppiettante della compagine di Rudi Garcia? "Un inizio davvero fantastico quello dei giallorossi. Garcia è bravissimo: ha individuato in breve tempo i mali che affliggono la Roma, può fare bene e si integra perfettamente con ambiente romano. Totti? Tutti sognano diventare come lui: è semplicemente immenso e farà benissimo nella Roma".