senza categoria

Troja: “Dopo Brescia non volevo tornare in rosa”

Sabato al Rigamonti, Brescia e Palermo saranno ancora una volta di fronte, torneranno a sfidarsi dopo 3 anni, ma tra Serie A e Serie B, le sifde sono state molte. A ricordare partite memorabili.

Mediagol8

Sabato al Rigamonti, Brescia e Palermo saranno ancora una volta di fronte, torneranno a sfidarsi dopo 3 anni, ma tra Serie A e Serie B, le sifde sono state molte. A ricordare partite memorabili c'è Tanino Troja, doppio ex e spettatore di lusso: "Il Palermo è la squadra del mio cuore - ha raccontato a si24.it -, ma seguo sempre il Brescia. Quella attuale è una compagine con tanti buoni giocatori, soprattutto giovani. Caracciolo è il loro leader, insieme a Budel, ma devo ammettere che manca qualche tassello per essere veramente competitivi. L'Airone viene lasciato troppo spesso da solo a sgomitare tra le maglie avversarie. C'è bisogno di una seconda punta che possa appoggiarlo nell'azione offensiva. A Brescia ho vissuto un'esperienza bellissima - ha raccontato -, dal punto di vista umano e sportivo. Avevo 22 anni, ero un esordiente in serie A e la città mi ha accolto benissimo. Mi sono trovato così bene che non sarei voluto tornare a Palermo quando i rosanero mi ricomprarono dopo due anni". Stagioni che hanno lasciato ricordi indelebili e momenti indimenticabili. Come quella volta in cui a Mompiano arrivò il grande ex De Paoli a guidare l'attacco della Juve di Heriberto Herrera. "Fu una partita incredibile – racconta -. I tifosi lo accolsero con l'affetto che meritava e i fotografi ci fecero tantissime foto insieme. Quella partita finì 1-1 e la rete per il Brescia la misi a segno io. Tanto era sentita la sfida nella sfida che il giorno dopo un quotidiano titolò 'Troja 1, De Paoli 0'. Ma il match si era chiuso in perfetta parità". Le squadre si trovavano entrambe in serie B quando col Palermo ritornai a Brescia per la prima volta da ex. Fui accolto con tutti gli onori del caso. Ho salutato il pubblico andando sotto la curva, che non mi ha fischiato nemmeno in occasione della rete che consentì a quel Palermo di espugnare il Rigamonti".