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TEMPESTA A PALERMO, INDAGATO MICCOLIIL SALENTINO INTERCETTATO HA OFFESO FALCONE, TIFOSI INDIGNATI

Un vero e proprio terremoto scuote la Palermo calcistica. Per una volta non c'entrano esoneri e retrocessioni: il brusco risveglio agli appassionati del pallone arriva direttamente dalle pagine della.

Mediagol8

Un vero e proprio terremoto scuote la Palermo calcistica. Per una volta non c'entrano esoneri e retrocessioni: il brusco risveglio agli appassionati del pallone arriva direttamente dalle pagine della cronaca giudiziaria che coinvolgono il capitano della squadra locale. Fabrizio Miccoli è indagato dalla Procura della Repubblica di Palermo. L'avviso di garanzia, firmato dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dai sostituti Francesca Mazzocco e Maurizio Bonaccorso, gli contesta l'accusa pesante di estorsione. Avrebbe commissionato al suo amico Mauro Lauricella, figlio del boss Antonino, il recupero di alcune somme di denaro. Lo ha rivelato il quotidiano La Repubblica nell'edizione nazionale oggi in edicola. Il quotidiano riporta alcuni dialoghi intercettati dalla Procura di Palermo in cui Miccoli e Lauricella junior, mentre si trovavano inauto cantano: "Quel fango di Falcone". Ma non è tutto. In unaltra occasione Lauricella e il capitano dei rosanero, secondo le indiscrezioni del quotidiano avrebbero detto a un amico "Vediamoci davanti allalbero di quel fango di Falcone". Dure le reazioni dei tifosi, che adesso sembrano aver voltato le spalle al miglior marcatore della storia del loro club. Finché lo si accusava soltanto di amicizie con incensurati parenti di boss, il giocatore veniva apertamente difeso, ma le parole su Falcone hanno spezzato il cuore agli increduli sostenitori che fino a ieri avevano contestato Zamparini reo di non aver rinnovato il contratto al fantasista. L'addio di Miccoli al Palermo era già scritto, forse addirittura dall'estate scorsa, ma se la retrocessione sembrava già una triste macchia sull'esperienza rosanero dell'attaccante, i nuovi risvolti giudiziari compromettono definitivamente l'amore viscerale che per sei anni ha legato Miccoli a questa terra.