senza categoria

TEDESCO: “Da genoano avrei fischiato me stesso”

Giovanni Tedesco è stato la "bandiera" di un Genoa che Enrico Preziosi stava risollevando. Approdò in rossoblù a metà del campionato 2003-2004 e fu il trascinatore nella.

Mediagol8

Giovanni Tedesco è stato la "bandiera" di un Genoa che Enrico Preziosi stava risollevando. Approdò in rossoblù a metà del campionato 2003-2004 e fu il trascinatore nella stagione successiva, approdata ad un trionfo effimero e alla successiva, cocente, discesa in serie C. Tedesco, sempre con la fascia al braccio sinistro, accompagnò il Grifo nel suo viaggio all’inferno, ma a gennaio, verso l’epilogo del mercato-bis, il giocatore telefonò al presidente per chiedergli inopinatamente di partire. Si era già accordato col numero uno rosanero Zamparini, al quale non se l’è sentita di dire di no. “Io voglio bene al Genoa, ma è stata troppo forte per me la tentazione di approdare nella squadra della mia città, dove non avevo mai giocato”, racconta al Corriere Mercantile. Preziosi non poté che accontentarlo, ma di contraggenio, e si sentì - al pari del popolo genoano - un po’ tradito. Sino al giorno precedente Giovanni si comportò da professionista integerrimo, ma con quell’addio improvviso nella piazza rossoblù è caduto un mito. “Non ho alcun problema a ribadire il mio pensiero. In quell’occasione sbagliai e di grosso, purtroppo l’ho capito dopo. Sono andato via da Genova in modo brutto – ha ammesso Tedesco - la gente non meritava quel tradimento e forse neppure io meritavo di andare via in silenzio. Insomma, ho sbagliato ma già attraverso il vostro giornale qualche anno fa chiesi scusa pubblicamente”. Da quel giorno una sola volta al Ferraris per Tedesco e tanti fischi. “Se io fossi stato un tifoso avrei fischiato Giovanni Tedesco, più di dire così...”, afferma l’attuale collaboratore di Rossi nel Palermo. Infine un saluto ai tifosi del Genoa. “Sono nel mio cuore e lo saranno sempre”.