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Succi e Mchedlidze si presentano ai tifosi Succi: “Palermo piazza importante” Mchedlidze: “Non paragonatemi a Ibra”

Giorno di presentazione per il nuovo attaccante del Palermo, Davide Succi, che esordisce in conferenza stampa parlando del giorno in cui è stato conosciuto dal pubblico palermitano. "Nel mio.

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Giorno di presentazione per il nuovo attaccante del Palermo, Davide Succi, che esordisce in conferenza stampa parlando del giorno in cui è stato conosciuto dal pubblico palermitano. "Nel mio arrivo a Palermo credo proprio che abbiano influito anche i due gol più che tutte le chiacchiere che sono state fatte intorno a questo ingaggio - ha dichiarato lex attaccante del Ravenna - sono a disposizione del mister, prontissimo mentalmente per questa nuova avventura. Ho trovato un gruppo di compagni che mi sta dando una grande mano e ho una grande voglia. Penso che questo mi aiuti tanto nel salto di categoria". Davide Succi è entusiasta di poter esordire nel massimo campionato italiano dopo la lunga trafila nelle serie minori: "Non so perchè sono arrivato solo ora in A, dovete chiederlo agli addetti ai lavori. Mi fanno piacere i complimenti, vuol dire che mi apprezzano anche come uomo. Mi sento abbastanza tranquillo, io sono abbastanza maturo, ovvio che per me questa è un’esperienza importante perché la serie A è il sogno di tutti quando si inizia a giocare. Adesso guardo al futuro e spero di fare bene. Non credo che devo farmi perdonare dai tifosi - continua Succi - prima giocavo nel Ravenna, adesso sono un tesserato del Palermo e cercherò di far bene per la causa rosanero". Davide Succi ha parlato anche dello spirito con cui intraprenderà questa nuova avventura in Sicilia: "Non è importante quanto si gioca, ma come si gioca. Certo giocare piace a tutti. Mi piace muovermi per cercare i gol, ma anche giocare con la squadra. Questo lho fatto negli ultimi anni a Ravenna, ma questo non toglie limportanza di sapersi muovere bene in area. Inzaghi è un gran giocatore anche per questo. Se mi ha dato fastidio il fatto che non sono stato considerato un grande colpo? Non mi ha dato fastidio assolutamente - continua lattaccante rosanero - perché Palermo è una piazza importantissima ed è giusto che ogni tifoso nel mercato sogni il grande nome, poi però ci sarà il campo e dopo lì si vedrà, ciò che conta è diventare un nome importante quando si giocherà". Nel corso della conferenza Davide Succi si è proiettato già alla prossima partita con la Roma. “Sarebbe bellissimo segnare contro la Roma, i gol per un attaccante sono una cosa fondamentale – ha spiegato - ma devono essere contornati dalla vittoria della squadra, quindi spero che riusciamo poi a fare risultato. E il bello di questo sport confrontarsi e giocare con i migliori - ha continuato Succi in conferenza stampa - in squadra ne abbiamo di fenomenali, vedi Fabrizio Miccoli". Succi ha ripercorso le tappe della sua carriera. "Quando sono andato al Milan - ha spiegato - Tassotti mi ha fatto fare il salto, mi ha spiegato tanto sotto laspetto tattico e comportamentale. Anche con Beretta, senza giocare, ho imparato tanto. E poi a Ravenna Pagliari mi ha dato una grossa mano. Il Ravenna mi ha dato una gran forza mentale". Davide Succi ha concluso la propria conferenza stampa parlando del peso delleredità lasciata da Amauri. "Non credo di dover raccogliere l’eredità di nessuno – ha detto l’attaccante – lui ha dimostrato di essere un grandissimo giocatore, ha fatto bene ma io sono Succi e cercherò di fare il massimo". Con evidenti problemi di lingua e aiutato dal fratello, si è presentato oggi anche laltro neoacquisto rosanero, il georgiano Levan Mchedlidze. "Spero soltanto che ci sia fiducia per me a Palermo. Voglio fare bene per la società e per i tifosi. Il nome è troppo lungo, non è possibile inserire il mio cognome dietro la maglia. Voi chiamatemi come preferite - ha poi aggiunto - Ringrazio Cagni per avermi definito il nuovo Ibrahimovic, ma Ibra è un grandissimo, è ancora presto per un paragone del genere, sono troppo giovane. Levan non ha preferenze sulla posizione in campo e a domanda sul suo ruolo preferito risponde: "Sono attaccante. Il 99 è un numero a caso, mi hanno chiesto di scegliere e ho detto questo. Non ha alcun significato. Palermo è una grandissima città, sono contento di esser arrivato in una realtà così importante e spero di fare bene qui”. Foto: Emanuele Giattino