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SORRENTINO: “Minacce per il nome di mia figlia”

Il portiere rosa Stefano Sorrentino che ha resistito alle voci di mercato e non si è mosso da Palermo, nella conferenza stampa di oggi si è soffermato sul comportamento dei tifosi nei.

Mediagol8

Il portiere rosa Stefano Sorrentino che ha resistito alle voci di mercato e non si è mosso da Palermo, nella conferenza stampa di oggi si è soffermato sul comportamento dei tifosi nei suoi confronti e sul clima che si respira nella piazza palerminta. "Gli insulti di certi tifosi mi hanno fatto cambiare idea sulla piazza perché stamattina sono stato al centro commerciale e nessuno si è mai permesso dal vivo di dirmi qualcosa. Però cera questo fenomeno su Twitter che stava degenerando, cera gente che diceva che non dovevo chiamare mia figlia Viola, oppure che mi avrebbe aspettato fuori dal campo. Però se qualche giocatore va via e dice quello che pensa viene criticato. Ci sono stati giocatori presi a parole e insultati - ha detto Sorrentino -, poi se dicono che giocare a Palermo non è facile allora sembra che abbiano detto una cosa non vera. Se uno fa come me, comunque viene criticato e gli si dice che lo aspettano fuori". Lestremo difensore rosanero ha anche sottolineato il ruolo che i portieri nel corso degli anni hanno avuto nella società di Viale del Fante. "Laltra sera guardavo i portieri stati a Palermo, non sono durati più di sei mesi, tutti contestati. Sirigu gioca nel PSG, Viviano nellArsenal, Amelia nel Milan, Rubinho nel Genoa. Allora forse il problema è diverso, a parecchi hanno rotto le scatole. Lultimo portiere a fare bene qui è stato Fontana".