Salvatore Sirigu non ha dimenticato la finale di Tim Cup dello scorso 29 maggio, lultima partita in panchina per Delio Rossi, il grande esodo rosanero e la storica finale contro lInter. Tutto in una notte, tutto infranto contro la strapotenza di Etoo. "Quando lInter ha alzato la Coppa Italia mi sono sentito morire dentro. Eravamo consapevoli di aver dato tutto, di aver giocato una grande partita ma non era bastato. E stato un momento bello ma molto duro, pieno di rammarico". Ma il pensiero del numero 46 rosanero va a loro, ai tifosi rosanero che hanno invaso Roma: "Quei 40.000 che ci applaudono alla fine sono ancora dentro di me. Molti ragazzi sugli spalti li conoscevo, erano amici miei, sapevo che sacrifici avevano fatto per arrivare sin là. Volevamo regalare un sogno, non ci siamo riusciti". Ma Sìrigu traccia la strada già per il prossimo campionato. "Penso che prima di rifondare e smantellare, si debba partire da quanto di buono cè stato. Il cambio di allenatore ci è dispiaciuto ma il calcio è questo e bisogna andare avanti. Le decisioni spettano alla società, noi professionisti ci adeguiamo".
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SIRIGU: “Quella finale e… il sogno infranto”
Salvatore Sirigu non ha dimenticato la finale di Tim Cup dello scorso 29 maggio, lultima partita in panchina per Delio Rossi, il grande esodo rosanero e la storica finale contro lInter. Tutto in una.
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